Archivio Micologico Inviato 17 Agosto 2016 Inviato 17 Agosto 2016 Hypholoma radicosum J.E. Lange 1923 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Sinonimi Hypholoma epixanthum var. radicosum (J.E. Lange) Bon & P. Roux 2003 Psilocybe radicosa (J.E. Lange) Noordel. 1995 Naematoloma radicosum (J.E. Lange) Konr & Maubl. 1928 Etimologia Dal greco hyphos = tessuto e loma = orlo, frangia, quindi per l’orlo del cappello ornato di frange. Dal latino rādīcōsus = dalle molteplici radici, quindi per il suo gambo molto radicato. Cappello 3-8 cm, convesso poi spianato o appena papillato; da giovane ricoperto interamente da uno strato di velo sericeo e biancastro sovrapposto ad una cuticola liscia, più o meno opaca, di colore ocraceo con il centro più scuro o un po’ aranciato; il margine è decorato da fugaci resti di velo di colore prima biancastro e poi nerastro per il deposito sporale. Imenoforo Lamelle annesse o leggermente smarginate, abbastanza fitte, intercalate da lamellule, prima biancastre con sfumature lilacine, poi gialle, grigio-nocciola e infine marroni con riflessi porpora; filo più chiaro e dolcemente ondulato. Gambo 2-5 × 0,3-0,8 cm, cilindrico, lungo, contorto, fascicolato, cavo e radicato per un lungo tratto, con un anello evanescente formato da filamenti del velo biancastri, presto nerastri per il colore della sporata; pruinoso all’apice, si presenta con la lunga parte interrata ricoperta da una peluria cotonosa bruno-mattone o rossiccia; con la parte che emerge dal terreno, dal basso verso l'alto rossiccia, poi striata a bande biancastre e infine all'apice di colore giallastro. Carne Scarsa e tenera nel cappello, ove risulta biancastra, è invece fibrosa nel gambo ove assume un colore giallino nella zona alta e ruggine o rossiccio nella restante parte. Odore particolare, forte, tra il fungino e la muffa, sapore molto amaro. Habitat Cresce in genere su legno marcescente di aghifoglie dalla primavera all’autunno. Raramente si rinviene anche su legno di latifoglia. Microscopia Spore 6-7,1 × 3,8-4,8 µm; Qm = 1,5; ellitiche-ovoidali, lisce e guttulate; basidi clavati e tetrasporici; filo lamellare sterile con presenza di cheilocistidi ialini, da cilindrici a clavati, a lageniformi; cheilocrisocistidi meno diffusi, con contenuto rifrangente giallastro e in genere mucronati; pleurocrisocistidi sempre mucronati, con contenuto rifrangente giallastro; caulocistidi cilindrico-clavati, rari e presenti solo nella parte alta del gambo; pileipellis di tipo ixocutis, cioè composta da ife cilindriche gelificate più o meno coricate, con pigmento poco evidente giallastro. GAF osservati in ogni parte dei tessuti. Commestibilità e Tossicità Non commestibile per la sua carne amara. È da ritenersi comunque un fungo sospetto. Specie simili Hypholoma epixanthum (Fr.) Quél. può presentarsi con un analogo gambo radicato ma si distingue per i cromatismi bruno-giallastri del pileo, per la cuticola leggermente fibrillosa e virante al giallo se strofinata o contusa; Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm. si distingue per le sfumature verdastre sia del pileo che delle lamelle, per l’odore marcato e sgradevole e per la carne di colore giallo zolfo; Hypholoma lateritium (Schaeff.) P. Kumm. si differenzia invece per i toni rosso-mattone del cappello e per le lamelle sfumate di verde olivastro; Hypholoma capnoides (Fr. : Fr.) P. Kumm. si distingue, anche in relazione alle tre specie di cui sopra, per il sapore dolce della carne. Osservazioni Si tratta di un fungo poco comune la cui caratteristica principale è rappresentata dal suo gambo radicato il quale può superare facilmente anche i 10-12 cm di lunghezza. Bibliografia NOORDELOOS, M.E., 2011. Strophariaceae s.l.. Fungi Europæi. Vol. 13. Alassio (SV): Ed. Candusso. MOSER, M., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Polyporales, Boletales, Agaricales, Russulales. Vol. 1. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi. Revisionata da Tomaso Lezzi. Regione Umbria, Località Gavelli di Sant'Anatolia di Narco (PG); Luglio 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Esemplari rivenuti su ceppaia di Faggio. (Exsiccatum SR20160703-01). Spore da sporata 6-7,1 × 3,8-4,8 µm; Qm = 1,5; ellitiche-ovoidali, lisce e guttulate. Osservazione 1000× in acqua. Osservazione 1000× in Melzer. Basidi clavati e tetrasporici. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Cheilocistidi ialini, da cilindrici a clavati, a lageniformi. Cheilocrisocistidi con contenuto rifrangente giallastro e in genere mucronati. Osservazione 400× in Rosso Congo. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Pleurocrisocistidi sempre mucronati, con contenuto rifrangente giallastro. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Caulocistidi cilindrico-clavati, rari e presenti solo nella parte alta del gambo. Osservazione 1000× in Rosso Congo. Pileipellis di tipo ixocutis, cioè composta da ife cilindriche gelificate più o meno coricate, con pigmento poco evidente giallastro. Osservazione 400× in acqua. Osservazione 400× in Rosso Congo. Osservazione 1000× in Rosso Congo.
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