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Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink 1958
 
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe  Agaricomycetes
Sottoclasse Holobasidiomycetidae
Ordine Agaricales
Sottordine Agaricineae
Famiglia Hygrophoraceae

Sinonimi
Hygrocybe psittacina (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871
Gliophorus perplexus (A.H. Sm. & Hesler) Kovalenko 1989 = Hygrocybe psittacina var. perplexa (A.H. Sm. & Hesler) Boertm. 1995

Etimologia 
L'epiteto Hygrocybe deriva dal greco hygros [κυβε] = umido e kybe [κυβε] = testa, cioè testa umida.
L'epiteto psittacinus deriva dal latino psittacinus = variopinto come un pappagallo, per i colori verdi, gialli, rossicci.

Cappello
Di 1-4 cm, all'inizio campanulato, poi convesso, infine appianato, con largo umbone ottuso. Nella forma tipica è di un bel colore verde intenso, esteso parzialmente alle lamelle ed al gambo; la superficie è liscia, brillante, per effetto dell’abbondante glutine che la ricopre, striata per trasparenza al margine, sericea con il tempo secco. Molto spesso è facile rinvenire esemplari dalle colorazioni variegate, insieme al verde troviamo tonalità gialle, rosa-violaceo, bluastre, con molte possibili sfumature.
 
Lamelle
Larghe, spaziate, adnate-smarginate, arcuate, di colore giallo, giallo-verdastro, fino ad arancione pallido, intervallate da lamellule.
 
Gambo
Misura 5-7 × 0,3-0,6 cm, subcilindrico, spesso flessuoso, liscio e glutinoso, verde-giallastro o con colorazioni variabili come per il cappello, fistoloso, presto cavo, con base leggermente ingrossata.
 
Carne
Esile nel cappello, fragile, ceracea all’esterno, senza odore e sapore particolari.
 
Commestibilità e tossicità
Senza valore alimentare.
 
Habitat
Si trova fino all’autunno inoltrato, tra i fili d’erba dei prati, nei pascoli, e nelle radure boschive, abbastanza comune sia in montagna che a basse quote.
 
Specie simili
Gliophorus laetus (Pers. : Fr.) Herink, che si separa per il cappello arancio o bruno-arancio, per le lamelle decorrenti e per il filo ricoperto da uno strato di glutine trasparente.
Gloioxanthomyces vitellinus (Fr.) Lodge, Vizzini, Ercole & Boertm., si distingue per i colori giallo, giallo-arancio e per alcuni caratteri microscopici.
Gliophorus perplexus (A.H. Sm. & Hesler) Kovalenko = Hygrocybe psittacina var. perplexa (A.H. Sm. & Hesler) Boertm., era considerato da alcuni autori specie autonoma, ma è stato sinonimizzato con la specie tipo. Ha infatti le stesse caratteristiche morfologiche di Gliophorus psittacinus e se ne differenzia solo per le colorazioni rosso mattone, presenti su tutto il carpoforo e, per l’assenza del pigmento verde in ogni parte del fungo.
 
Note nomenclaturali
Il nome di questa specie nel tempo è cambiato diverse volte, infatti il micologo Josef Herink nel 1958 ha creato il genere Gliophorus, per alcune specie che avevano in comune il carattere della glutinosità e dei pigmenti colorati, genere in seguito chiamato Hygrocybe.
In base a studi molecolari, caratteri macroscopici e microscopici, dal genere Hygrocybe sono stati segregati alcuni generi. In particolare il genere Gliophorus è caratterizzato da supporto molecolare, cappello e gambo glutinosi, pigmenti DOPA assenti, lamelle sinuate o decorrenti strettamente o largamente annesse, a volte con filo glutinoso, odore assente o di gomma bruciata; spore ellissoidi, ovoidi o obovidi, raramente strozzate, ialine, a perete sottile, inamiloidi, non metacromatiche, basidi per lo più tetrasporici, con GAF toruloidi, di dimensione circa 5 volte le basidiospore, trama lamellare subregolare, di elementi corti <140 µm di lunghezza, subimenio a volte gelatinizzato, GAF presenti ma a volte rari a livello della trama; cuticola ad ixotricoderma, con GAF toruloidi. 
Anche su base molecolare il genere Gliophorus risulta monofiletico e forma un gruppo distinto da Hygrocybe.
 
Bibliografia
BABOS, M., Preliminary notes on dual relevance of ITS sequences and pigments in Hygrocybe taxonomy. Persoonia. 26: 99-107.
HERINK, J., 1958. Stavnatkovité houby parhorku "Velká Horka" u Mnichova Hradiste. Sborník Severoceského Musea. 1: 53-86.
KIRK, P.M., 2013. Index Fungorum No. 23. Index Fungorum 23: 1.
LODGE, D.J., 2013. Molecular phylogeny, morphology, pigment chemistry and ecology in Hygrophoraceae (Agaricales). Fungal Diversity. DOI 10.1007/s13225-013-0259-0.
MONCALVO J.M. et al., 2002. One hundred and seventeen clades of euagarics. Molecular Phylogenetics and Evolution. 23: 357-400.
REA, C., 1910. New and rare British fungi. Transactions of the British Mycological Society. 3: 226-230.
 
Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.
 

Foto e Descrizioni
Regione Lombardia, bosco delle Querce di Seveso; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda.

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Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Lombardia; Ottobre 2008; Foto e commenti di Massimo Mantovani.

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La variabilità cromatica è stupefacente, se la tonalità verdastra è sempre presente, non altrettanto si può dire di questi cromatismi rosati

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Giovani esemplari.

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Gliophorus psittacinus (Schaeff. : Fr.) Herink; Regione Umbria; Ottobre 2009; Foto di Tomaso Lezzi.

Il cappello e le lamelle passano dal verde al giallo, al marroncino rosato, le lamelle cambiano colore in corrispondenza delle variazioni del cappello. Quasi invisibile nel prato perché verde su verde, questa specie è viscidissima sia sul cappello che sul gambo.

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