Archivio Micologico Inviato 4 Aprile 2016 Inviato 4 Aprile 2016 Hericium erinaceus (Bull.) Pers. 1797 Tassonomia Divisione Basidiomicota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Hericiaceae Foto e Descrizioni Lignicolo che cresce su alberi vivi, anche a parecchi metri dal suolo, a forma di cuscino, dal quale pendono dei lunghi, fitti e morbidi aculei; di colore biancastro, tendente ad ingiallire con l'età. Carne bianca, immutabile, di consistenza cotonosa, secondo alcune culture avrebbe delle proprieta' curative. Regione Sardegna; Novembre 2006; Foto di Franco Sotgiu, commento di Giovanni Satta.
Archivio Micologico Inviato 4 Aprile 2016 Autore Inviato 4 Aprile 2016 Hericium erinaceus (Bull.) Pers.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Franco Sotgiu.Sezione.Particolare.
Archivio Micologico Inviato 4 Aprile 2016 Autore Inviato 4 Aprile 2016 Hericium erinaceus (Bull.) Pers.; Regione Liguria; Ottobre 2011; Foto di Roberto Cagnoli.Sezione.Dettaglio sezione.
Archivio Micologico Inviato 18 Marzo 2020 Autore Inviato 18 Marzo 2020 Hericium erinaceus (Bull.) Pers.; Regione Toscana; Ottobre 2017; Foto di Alessandro Francolini. Un bel fungo parassita, dalla forma complessiva rotondeggiante e compatta, di colore biancastro da giovane, con tendenza ad ingiallire e a imbrunirsi con l’età. Caratterizzato dalla presenza di aculei regolari, penduli e morbidi che ne ricoprono tutta la parte esposta all’aria. È fornito di un grosso bulbo basale con cui attecchisce al legno di piante viventi, in particolare Faggio e Quercia, sia alla base della pianta ospite ma anche a notevole altezza da terra. Dalla base si dipartono, in stretto contatto tra loro, vari rami carnosi, bianchi, di consistenza cotonosa, che si dividono a loro volta negli aculei superficiali su cui si trova l’imenoforo. Utilizzato da secoli nella medicina tradizionale cinese in quanto ritenuto efficace nella cura di alcune patologie (ulcere gastriche, carcinomi esofagei, diabete, ecc.). Altre specie di Hericium (come Hericium clathroides e Hericium coralloides) si distinguono macroscopicamente per la diversa disposizione con cui i rami carnosi si dipartono dalla base: ben distanziati tra loro e più volte biforcati in modo da formate un insieme a forma di corallo, non compatto né rotondeggiante. Se non fosse per il colore, a prima vista Hericium erinaceus potrebbe ricordare, soprattutto se reperito a livello del suolo come l’esemplare nelle foto, un “Riccio comune” (Erinaceus europaeus) quando, in presenza di pericolo, si contrae appallottolandosi su se stesso. Ai piedi di un Cerro; una sorta di "Riccio albino" che si sia appallottolato su se stesso. La grossa e lunga parte basale era ben attaccata alle radici In sezione si notano le ramificazioni a stretto contatto tra di loro e terminanti con gli aculei
Archivio Micologico Inviato 26 Marzo 2020 Autore Inviato 26 Marzo 2020 Hericium erinaceus (Bull. : Fr.) Pers.; Regione Umbria; Novembre 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Fungo idnoide con aculei lunghi fino a 4 cm. Ha spore 6-6,7 × 5-5,6 µm; Qm = 1,2; da ellissoidi a subglobose, ialine, a parete spessa ed amiloidi. Rinvenuto su latifoglia viva. I Comitato scientifico del Circolo Micologico Naturalistico Perugino sull'isola Polvese presso il Centro cambiamento climatico e biodiversità in ambienti lacustri ed aree umide di Arpa Umbria. (Exsiccatum SR20181109-06) Spore 6-6,7 × 5-5,6 µm; Qm = 1,2; da ellissoidi a subglobose, ialine, a parete spessa ed amiloidi. Osservazione in acqua a 1000×. Osservazione in Melzer a 1000×.
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