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Taxus baccata L. (1753)

Sinonimi
Cephalotaxus adpressa Beissn. (1891)
Cephalotaxus tardiva Siebold ex Endl. (1847)
Verataxus adpressa (Carrière) Carrière (1867)
Taxus jacksonii K.Koch (1873)


Tassonomia
Divisione: Pinophyta
Classe: Pinopsida
Ordine: Pinales
Famiglia: Taxaceae


Nomi italiani
Tasso; Tasso comune; Albero della morte

Etimologia
L'epiteto generico, il latino Taxus, è lo stesso nome con cui gli antichi romani indicavano questa pianta. A sua volta tale termine sembra derivare dal greco tóxon = arco; in riferimento alle caratteristiche di resistenza ed elasticità del suo legno che, pertanto, era impiegato per la fabbricazione di ottimi archi e balestre, e anche per le relative frecce o dardi. E tale impiego del legno di Tasso per la fabbricazione di archi e/o frecce risale a periodi molto più antichi, tant'è vero che anche l'arco ritrovato presso Ötzi ("Uomo di Similaun", la cui mummia risale a circa 5300 anni fa) era stato costruito con tale materiale.
Per altri deriva dal greco taxis = fila, in riferimento alla regolarità con cui le sue foglie si dispongono sui rami: in due file opposte e spiralate.
L'epiteto specifico deriva dal latino baccatus = munito di bacche; dal latino bacca.
L'appellativo popolare "Albero della morte" può derivare sia dal suo impiego per la costruzione delle armi suddette, sia dalla sua riconosciuta tossicità (foglie e semi) oppure dal fatto che veniva utilizzato, in siepi o alberature, per adornare i cimiteri. 

Descrizione
Albero o arbusto dioico sempreverde, può raggiungere l'altezza di 20 metri, ha fusto eretto con ramificazioni irregolari, corteccia rossiccia che si sfalda in squame con l'età, le foglie sono di colore verde superiormente e verde-giallastro sulla pagina inferiore, sono piane e disposte su 2 file spiralate, con apici terminanti in punte cornee morbide. I coni maschili sono ascellari e disposti sulla pagina inferiore dei rami, solitari e di forma globosa con squame a forma di scudo e peduncolati, i coni femminili solitari di colore verdastro sono disposti agli apici dei rami e danno origine ad una bacca carnosa che a maturità è di colore rosso a protezione del seme che è di consistenza legnosa. Fiorisce da marzo a maggio, da 300 a 2100 m s.l.m., nei boschi misti, gole, pendii e scogliere. Presente in tutta Italia ma la sua presenza è naturalizzata in regione Veneto.

Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza

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Taxus baccata L. (1753); Regione Marche; Agosto 2008; Foto di Pietro Curti.

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