Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.)N.E.Br. Sinonimi Mesembryanthemum edule L. Tassonomia Regno:Plantae Divisione:Magnoliophyta Classe:Magnoliopsida Ordine:Caryophyllales Famiglia:Aizoaceae Nomi italiano Fico degli Ottentotti Etimologia Il nome deriva dal greco Karpos = frutto e Brotos = commestibile, l'epiteto latino edulis significa commestibile. Descrizione Pianta perenne, succulenta strisciante o semi eretta, con rami lunghi anche alcuni metri che si propagano orizzontalmente formando tappeti, con radice molto sottile e ramificata, alta fino a 15 cm; fiori colorati. Foglie Le foglie sono carnose, intere, lineari, spesso leggermente falcate, lunghe mediamente 8-12 cm, verdi, con sezione a forma all’incirca di triangolo equilatero, più larghe alla base e gradualmente più sottili verso l’apice, che è acuto; margini spesso arrossati, soprattutto nella metà apicale; all'interno sono costituite da una riserva di liquido appiccicoso e acquoso, che serve alla pianta nei periodi di siccità. Fiori Sono solitari, larghi fino a 9 cm, e brevemente peduncolati; il perianzio (l'insieme di calce e corolla) è formato da 5 tepali, di cui due più brevi, all'incirca della stessa geometria e consistenza delle foglie; quella che invece appare come una corolla è in realtà un insieme di numerosi stami sterili con forma e consistenza di petali colorati, che variano dal rosso, al viola, al giallo, mentre gli stami fertili sono sempre completamente gialli; il gineceo (parte femminile del fiore) è provvisto di 10 stigmi disposti radialmente in modo da sembrare una stella. I fiori si chiudono al calar della notte, per riaprirsi l'indomani, stimolati dalla luce del sole. Frutti I frutti, che restano sigillati anche dopo la maturazione (indeiscenti), hanno forma oblunga e, a maturità, assumono una colorazione bruna, diventando rugosi; sono commestibili, ma hanno un sapore leggermente acidulo. Sono evidenti solo dopo che appassisce il fiore. I semi sono immersi in una pasta densa e trasparente. Periodo di fioritura Fiorisce da aprile a maggio, ma in certe zone dell'Italia meridionale la fioritura può essere anticipata anche a febbraio. Territorio di crescita In Italia il Carpobrotus edulis è naturalizzato in Liguria, Toscana, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e nelle Isole. Habitat Cresce in prevalenza sulla sabbia, soprattutto nei punti più esposti al sole, formando dei tappeti spesso invasivi. Somiglianze e varietà C. glaucescens, C. aequilaterus, C. acinaciformis; quest'ultimo ha i frutti dal sapore più gradevole, e le foglie più marcatamente falcate (da cui l’epiteto acinaciformis = a forma di scimitarra, che i latini chiamavano “acìnac-es/-is”) e di colore verde-azzurrognolo, più larghe nella parte mediana che alla base o all’apice, e la cui sezione, almeno dalla parte mediana verso l’apice, ha la forma di un triangolo isoscele; i fiori inoltre sono mediamente più grandi di quelli di C. edulis, hanno pseudo-corolla porporina, mai gialla, e portano stami con filamenti rossastri. Specie protetta Non si riscontrano note di protezione della pianta. Costituenti chimici La chimica di questa pianta è piuttosto sconosciuta, comunque iniziali e prototipali ricerche accurate hanno dimostrato la presenza di: cactichina, rutina, acido ferulico, hyperoside e neosperidina. Uso Alimentare Gli abitanti del paese nativo della pianta, il Sudafrica, usano i frutti come se fossero dei fichi nostrani, ma hanno un sapore un po' acidulo e tendente al salato. Uso Cosmetologico Con l'estratto liquido della pianta possono essere preparate misture utili a lenire gli arrossamenti da scottatura solare e le irritazioni dermiche in genere, dagli herpes alle escoriazioni, dagli eczemi alla secchezza delle mucose delle labbra. Uso Farmacologico Fondamentalmente questa essenza ha propietà astringenti e in misura lieve antisettiche. Può quindi vantaggiosamente essere utilizzata per il trattamento delle patologie di natura gastroenterica e per il trattamento sintomatico delle infiammazioni della bocca e della gola. Trattandosi di una pianta facilmente reperibile in prossimità del mare, deve essere ricordata la buona efficacia antidolorifica e disinfiammante del succo, applicato sulle lesioni da contatto provocate dalle meduse. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Le popolazioni autoctone del Sudafrica, oltre ad usare i frutti a scopi alimentari, impiegavano questi, e altre parti della pianta, nella loro medicina tradizionale, come regolatore intestinale (quindi sia contro la stitichezza, sia come lassativo) e come lenitivo nelle punture di insetti, sia sulle persone, che sul bestiame. Anticamente entrava come componente in una mistura che si pensava potesse curare la tubercolosi. Ci sono zone del Sud Africa dove viene somministrata per il trattamento terapeutico della difterite e del biabete. Note La denominazione Fico degli Ottentotti risale al XV secolo e pare che furono i coloni a chiamarlo così, vedendo le popolazioni del luogo cibarsi dei frutti. Gli indigeni usavano assumere una specie di infuso della pianta come antidolorifico nei parti, e ne applicavano sulla testa dei neonati per renderli atleticamente solidi e performanti. Numerosi rettili si nutrono delle sue foglie, dalle tartarughe ai serpenti; tantissime creature si nutrono dei suoi frutti e questo contribuisce utilmente alla dispersione dei semi e quindi alla riproduzione e diffusione della pianta. Gli stretti agglomerati di questa pianta sono un riparo ottimale per una quantità incredibile di piccole creature, dalle lumache alle lucertole, sono in tanti a trovare rifugio sotto i Carpobrotus. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Gian Battista - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Carpobrotus edulis (L.)N.E.Br.-foto di Marika particolare della forma piramidale delle foglie
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.-foto di Marika Particolare dell'acquosità della foglia.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Foglie.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Fiore a corolla porporino-violacea.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Fiore con corolla porporino-violacea, particolare.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Fiore con corolla gialla.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Fiore con corolla gialla, particolare.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Fiore con corolla gialla.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.) N.E.Br.- foto di GB Il centro di un fiore rosso.
Pietro Curti Inviato 15 Maggio 2008 Autore Inviato 15 Maggio 2008 Carpobrotus edulis (L.)N.E.Br.- foto di GB ...e quello di uno giallo.
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