Archivio Micologico Inviato 22 Aprile 2016 Inviato 22 Aprile 2016 Mycenastrum corium (Guers.) Desv. 1842 Tassonomia Regno Fungi Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Sinonimi Lycoperdon corium Guers. 1805 Scleroderma corium (Guers.) L. Graves 1830 Sterrebekia corium (Guers.) Fr., K.1849 Etimologia L'epiteto Mycenastrum deriva dal greco μύκης [mýces] = fungo, e dal greco ἄστρον [ástron] = astro; per il tipo di dissociazione a stella del peridio. L'epiteto corium deriva dal latino cŏrĭum [i] = cuoio; per la consistenza del peridio. Basidioma Subgloboso, con rizomorfe basali, bianco, liscio, si distacca facilmente e spontaneamente dal suolo. Esoperidio sottile, che tende a lacerarsi. Endoperidio spesso, coriaceo (da cui il nome di specie corium, dal latino cŏrĭum [i] = cuoio), che si dissocia in lembi a forma di stella (da cui il nome di genere dal greco ἄστρον [ástron] = astro). Gleba formata un ammasso pulverulento bruno scuro di spore e capillizio. Habitat Ubiquitario, su prati, in boschi e su terreni ricchi e azotati. Microscopia Bates et al. (2009) distinguono nelle Lycoperdaceae due tipi di capillizio: Il primo tipo, chiamato eucapillizio (eucapillitial threads), costituito da ife sterili, persistenti, a pareti spesse, che sono normalmente pigmentate e solo occasionalmente settate. Il secondo tipo, il paracapillizio (paracapillitial threads) è costituito da ife sterili, flaccide, a pareti sottili, non pigmentate e frequentemente settate. Sia le pareti dell'eucapillizio, che del paracapillizio sono spesso, ma non sempre, perforati con pori di dimensioni variabili. I due tipi possono essere distinti facilmente montando il preparato in Blu cotone in Acido lattico. All'inizio l'eucapillizio rimane più o meno di colore invariato, mentre il paracapillizio si colora di blu. Tuttavia, facendo bollire il preparato per alcuni secondi, le ife dell'eucapillizio diventano di un blu profondo (cianofilia), mentre le ife del paracapillizio schiariscono. Oltre a questi due tipi di capillizio ne esistono altri due particolari: il tipo con struttura a "Calvatia" con ife del capillizio che solo occasionalmente presentano ramificazioni dicotomiche, normalmente hanno pori e mancano di steli principali centrali; questo tipo è in genere settato e fragile con ife che si disarticolano facilmente in corrispondenza dei setti; e il tipo con struttura a "Mycenastrum" che manca di pori, caratteristica solo di questo genere, e ha ife dotate di ramificazioni e spinule ben evidenti. Spore (7,7) 7,9-10,5 (11,1) × (7,2) 7,7-9,3 (10,1) µm; Q = (1,0) 1,02-1,17 (1,2); N = 25; Media = 9,1 × 8,5 µm; Qm = 1,1; globose, subglobose, con verruche e rientranze. Sistema dimitico formato da ife generative e ife scheletriche (capillizio) con struttura a "Mycenastrum" (vedi sopra), con ife a parete spessa, senza pori, dotate di spinule ben evidenti e ramificazioni. Alcuni tratti delle ife presentano un contenuto scuro molto rifrangente. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Somiglianze e Varietà Il genere Mycenastrum è rimasto a lungo monospecifico. Mycenastrum catimbauense Baseia, R.A.F. Gurgel, Melanda, R.J. Ferreira & Alfredo rinvenuto recentemente, nel 2017, in Brasile. Questa specie si differenzia per peridio e gleba di colore scuro, peridio tomentoso e capillizio con spine fragili e spore di dimensioni maggiori (13,3–15,0 μm) con cavità, esoperidio senza GAF. Mycenastrum radicatum Durieu & Mont. ha spore echinulate. Mycenastrum beccarii Pass., Mycenastrum dugesii De Seynes, Mycenastrum leiospermum Mont., M. leptodermeum Durieu & Mont. Mycenastrum martinicense Pat., Mycenastrum ohiense Ellis & Morgan e Mycenastrum oregonense Ellis & Everh. hanno spore lisce. Mycenastrum spinulosum (Peck) Peck ha spore minutamente verrucose. Da alcuni autori (Bates et al. 2009) è considerato sinonimo di Mycenastrum corium. Mycenastrum phaeotrichum Berk. ha spore verrucose. Da alcuni autori (Bates et al. 2009) è considerato sinonimo di Mycenastrum corium. Mycenastrum olivaceum Cooke & Massee ha spore asperulate, grandi, approssimativamente dello stesso diametro di Mycenastrum catimbauense. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. BATES, S.T., ROBERSON, R.W. & DESJARDIN, D.E., 2009. Arizona gasteroid fungi I: Lycoperdaceae (Agaricales, Basidiomycota). Fungal diversity 37: 153-207. GURGEL, R.A.F., MELANDA, G.C.S., FERREIRA, R.J., ALFREDO D.S. & BASEIA I.G., 2017. Mycenastrum catimbauense (Agaricales, Basidiomycota), a new puffball species from the Brazilian semi–arid region. Studies in Fungi 2(1): 112–118. DOI: 10.5943/sif/2/1/13 Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Revisionata da Stefano Rocchi, CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio (RM); 26 Gennaio 2020; Foto e microscopia di Tomaso Lezzi. (Exsiccatum TL200126-01) Campioni rinvenuti su prato azotato, con presenza di deiezioni di asino. Capillizio con struttura a "Mycenastrum" (vedi sopra), con ife a parete spessa, senza pori, dotate di spinule ben evidenti e ramificazioni. Osservazione in Melzer a 100×. Capillizio con struttura a "Mycenastrum" (vedi sopra), con ife con ife a parete spessa, senza pori, dotate di spinule ben evidenti e ramificazioni. Spore (7,7) 7,9-10,5 (11,1) × (7,2) 7,7-9,3 (10,1) µm; Q = (1,0) 1,02-1,17 (1,2); N = 25; Media = 9,1 × 8,5 µm; Qm = 1,1; globose, subglobose, con verruche e rientranze. Osservazione in Melzer a 400×. Alcuni tratti delle ife presentano un contenuto scuro molto rifrangente. Alcuni tratti delle ife presentano un contenuto scuro molto rifrangente. Capillizio con struttura a "Mycenastrum" (vedi sopra), con ife con ife a parete spessa, senza pori, dotate di spinule ben evidenti e ramificazioni. Spore (7,7) 7,9-10,5 (11,1) × (7,2) 7,7-9,3 (10,1) µm; Q = (1,0) 1,02-1,17 (1,2); N = 25; Media = 9,1 × 8,5 µm; Qm = 1,1; globose, subglobose, con verruche e rientranze. Alcuni tratti delle ife presentano un contenuto scuro molto rifrangente. Osservazione in L4 a 400×. Osservazione in L4 a 1000×.
Archivio Micologico Inviato 22 Aprile 2016 Autore Inviato 22 Aprile 2016 Mycenastrum corium (Guers.) Desv.; Regione Lombardia; Maggio 2005; Foto di Federico Calledda.
Archivio Micologico Inviato 22 Aprile 2016 Autore Inviato 22 Aprile 2016 Mycenastrum corium (Guers.) Desv.; Regione Umbria, Isola Polvese (PG); Giugno 2011; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Comitato Scientifico A.M.I. Umbria.Aspetto globoso, superficie liscia, bianca; gleba bianca nei giovani esemplari, poi giallo verdastra, infine bruna per la maturazione della polvere sporale.
Archivio Micologico Inviato 22 Aprile 2016 Autore Inviato 22 Aprile 2016 Mycenastrum corium (Guers.) Desv., Regione Umbria, Isola Polvese (PG); Giugno 2011; Foto di Luigi Minciarelli. Comitato Scientifico A.M.I. Umbria.
Archivio Micologico Inviato 6 Maggio 2016 Autore Inviato 6 Maggio 2016 Mycenastrum corium (Guers.) Desv.; Regione Lombardia, Parco di Monza; Maggio 2015; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 31 Gennaio 2020 Autore Inviato 31 Gennaio 2020 Mycenastrum corium (Guers.) Desv.; Regione Lombardia, Parco di Monza; Maggio 2015; Foto di Massimo Biraghi. Corpo fruttifero globoso allo stadio di primordio, si lacera a matumarazione fino ad assumere una forma a stella. Superficie inizialmente liscia, poi dissociata in piccole squamule, di colore da biancastro a grigiastro con sfumature bruno-rossastre. Gleba bianca e soda nei giovani esemplari, assume colorazioni giallo-verdastre per poi assestarsi sui toni bruno scuro della polvere sporale a maturazione. Cresce abitualmente in terreni ricchi di azoto ai margini delle boscaglie, nelle sterpaglie, ma anche in parchi e giardini, generalmente in pianura o nella fascia pedemontana. Regione Lombardia, sponda Cremasca del fiume Adda; Marzo 2008; Foto di Emilio Pini. Spore e capillizio. In evidenza le caratteristiche spine. Foto di Massimo Biraghi. Spore. Foto di Emilio Pini. Foto di Massimo Biraghi.
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