Archivio Micologico Inviato 13 Aprile 2016 Inviato 13 Aprile 2016 Lactarius flavidus Boud. 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricicomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sezione Uvidi Sottosezione Aspideini Sinonimi Lactarius uvidus var. flavidus (Boud.) Bataille 1908 Lactarius aspideus var. flavidus (Boud.) Neuhoff 1956 Etimologia Dal latino Flavidus, a, um = giallo pallido. Cappello 3-8 cm, abbastanza carnoso, elastico, convesso, piano-convesso, piano, piano-depresso e infine imbutiforme a maturità, talvolta con una piccola papilla al centro; solitamente regolare ma a volte ondulato e flessuoso. Margine spesso solcato da piccole fossette, involuto nel giovane e tale si mantiene anche negli esemplari più maturi per poi rivolgersi verso il basso. Cuticola liscia, vischiosa e appiccicosa con l'umidità. Colore biancastro-giallognolo, crema-giallognolo, giallo paglierino, più scuro al centro dove si possono notare macchie giallo-ocracee e vaghe zonature giallastre non sempre evidenti. Alla manipolazione, vira velocemente assumendo toni lilla-violacei piuttosto carichi. Imenoforo Lamelle da adnate a subdecorrenti, abbastanza sottili, attenuate agli estremi, relativamente fitte, intercalate da numerose lamellule. Colore biancastro-crema, crema-giallino; viola-nerastre per sfregamento o per la fuoriuscita di latice. Gambo 2,5-7 × 0,5-3 cm, subcilindrico, talvolta attenuato alla base o alla sommità, sovente ricurvo, slanciato, di consistenza elastica, farcito e presto cavo. Viscido e vischioso con tempo umido, può presentare superficie sia liscia che rugosa. Subconcolore al cappello, comunque tendente al biancastro; lilla-violaceo alla manipolazione. Carne Non molto spessa, bianca al taglio, vira più o meno velocemente ed intensamente al lilla-violaceo, soprattutto nelle aree subcorticali. Odore leggero, gradevole. Sapore prima mite poi leggermente piccante e infine con retrogusto amarognolo. Latice Bianco, abbondante e fluido, leggermente opalescente, vira in circa 30-45 secondi al violaceo se a contatto con le lamelle, ma anche isolato su carta o vetro (in questo caso i tempi di viraggio si allungano notevolmente). Sapore prima mite poi leggermente astringente. Habitat Cresce sotto latifoglie, soprattutto in associazione a Ostrya carpinifolia e Corylus avellana in zone erbose o comunque abbastanza umide. Commestibilità o tossicità Commestibilità non accertata, ad ogni modo è una specie sicuramente da scartare ai fini alimentari per la sua leggera acredine e per la sua amarescenza. Osservazioni I cromatismi che vertono attorno a giallo-paglia e crema-giallino, il forte viraggio in ogni parte del carpoforo, il portamento abbastanza slanciato e l'habitat rappresentato principalmente da Carpino e Nocciolo, sono i caratteri da prendere in considerazione per separare questo taxa dalle altre specie appartenenti a questo gruppo. Specie simili Lactarius flavidus Boud. appartiene alla Sezione Uvidi e alla Sottosezione Aspideini, che comprende Lactarius dalle colorazioni giallognole e con viraggio lilla-violaceo più o meno intenso di carne e latice. Lactarius aspideus (Fr. : Fr.) Fr. è di taglia minore, ha colorazioni più pallide, viraggi più tenui ed è associato a Salice in zone umide. Lactarius repraesentaneus Britzelm. ha portamento decisamente più massiccio e può raggiungere taglie ragguardevoli. Cresce nelle foreste di conifera e presenta un pileo giallo-cromo, giallo-uovo, fortemente tomentoso a causa di una fitta peluria riunita in ciuffetti cosparsi di glutine. Lactarius salicis-herbaceae Kühner e Lactarius salicis-reticulatae Kühner , associati ai salici nani, crescono negli ambienti di microselva alpina e sono di piccola taglia. Lactarius dryadophilus Kühner, anch'esso abitante delle praterie alpine con prevalenza di Dryas octopetala, è riconoscibile per il margine tomentoso e la taglia rilevante (è il Lactarius di microselva alpina di taglia maggiore). Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo e Marco Mantovani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Ottobre 2009; Foto di Massimo Mantovani. Raccolta effettuata in zona erbosa in prossimità di Carpino. È evidente il latice un poco opalescente che, asciugandosi, macchia le lamelle di violaceo. Macro del pileo. Si noti il viraggio intenso sul bordo del pileo ma anche sulle lamelle dove è fuoriuscito del latice. Vista della sezione e dell'imenoforo di un esmplare maturo.
Archivio Micologico Inviato 13 Aprile 2016 Autore Inviato 13 Aprile 2016 Lactarius flavidus Boud.; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 13 Aprile 2016 Autore Inviato 13 Aprile 2016 Lactarius flavidus Boud.; Regione Lombardia, località Lenna; Settembre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di latifoglia.
Archivio Micologico Inviato 7 Maggio 2016 Autore Inviato 7 Maggio 2016 Lactarius flavidus Boud.; Regione Lombardia, Val Brembana, loc. Lenna 500 m s.l.m.; Settembre 2015; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 7 Maggio 2016 Autore Inviato 7 Maggio 2016 Lactarius flavidus Boud.; Regione Lombardia, Media Val Brembana, località Lenna; Settembre 2015; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 31 Marzo 2020 Autore Inviato 31 Marzo 2020 Lactarius flavidus Boud.; Regione Lazio; Ottobre 2018; Foto di Manuel Atzeni. Macrocheilocistidi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Macrocheilocistidi. Osservazione in Rosso Congo a 400× Spore. Osservazione in Melzer a 1000×. Spore. Osservazione in Melzer a 1000×. Spore. Osservazione in Melzer a 1000×.
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