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Lilium carniolicum Bernh.

 

Sinonimi

Lilium albaricum Heuff.

Lilium chalcedonicum Jacq., non L.

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Liliopsida

Ordine: Liliales

Famiglia: Liliaceae

 

Nome italiano

Giglio di Carniola - Giglio della Carnia.

 

Etimologia

Nella Philosophia Botanica Linneo riporta il nome Lilium tra quelli di derivazione puramente latina, ereditati, quindi, direttamente dai Romani [(nomina) latina, quae a Romanis recepta fuere]; lo stesso Plinio, nella Naturalis Historia non fa riferimenti etimologici circa tale nome, bensì evidenzia il fatto che i Lilium dai fiori arrossati siano quelli che i greci chiamano χρίνον (crinon) [Est et rubens lilium, quod Graeci crinon vocant]; altri autori fanno derivare il nome latino Lilium dal greco λείριον (leirion), nome abbastanza ambiguo, ora riferito ai gigli, ora ai narcisi, o agli iris; altri ancora lo fanno derivare da un termine celtico (probabilmente LI) che significa "candido" o dal persiano LALA (o LALEH), che dovrebbe ancora significare (ambiguamente) "giglio".

Carniolicum da Carniola, che deriva dallo sloveno (Kranjska), antica provincia storica della Slovenia con capoluogo Lubiana.

 

Descrizione

Splendida pianta perenne con bulbo ovale, alta 30÷60 cm, vigorosa, che si rinviene generalmente in esemplari isolati; fusto cilindrico eretto, glabro, macchiettato di viola nella parte bassa, non ramificato.

 

Foglie

Alterne, sessili (o semi-amplessicauli), più fitte nella porzione basale del fusto, da patenti a eretto-patenti, larghe fino a 20 mm e lunghe 50-80 mm, a lamina lineare-lanceolata acuta, parallelinervia con 7 nervi tomentosi (peli biancastri) sulla pagina inferiore, lucide in quella superiore, margine intero e ciliato.

 

Fiori

Lo scapo fiorale è generalmente unifloro, di rado con 2 o, ancora più raramente, 3 fiori; perigonio formato da 6 tepali oblungo-ellittici revoluti (ricurvi all'indietro), lucidi, lunghi 3-6 cm, di un bel colore giallo-arancio brillante, punteggiati o striati da macchioline rosso-brune rilevate; stami 6, penduli, con filamenti verdi e antere arancioni (3 x 11 mm); ovario supero, costituito da tre carpelli saldati insieme; stilo singolo, clavato.

 

Frutti

Il frutto è una grossa capsula obovata di circa 4 cm.

 

Periodo di fioritura

Maggio-Luglio

 

Territorio di crescita

Specie originaria della zona Est Alpina.

Molto rara, in Italia cresce in poche località del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

 

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Habitat

Luoghi rocciosi, pendii soleggiati, radure boschive, su terreni calcarei da 300 a oltre 1200 e segnalato fino a circa 1900 metri s. l. m.

 

Somiglianze e varietà

L. carniolicum è ben distinguibile dagli altri Lilium italiani. Specie simili, ma solo per avere fiori penduli e tepali fortemente revoluti (a "turbante di turco"), sono:

  • Lilium pomponium L., che possiede scapo multifloro, foglie più strette (0,5 cm) con 3 nervature, tepali più rossicci ed è tipico delle Alpi Marittime, dove è considerato rarissimo.
  • Lilium martagon L., ben diffuso anche nell'areale di L. carniolicum, ma distinguibile per lo scapo generalmente multifloro, le foglie raggruppate in verticilli e il colore purpureo-violaceo dei fiori. Notare anche che L. martagon è filogeneticamente distinto da tutti gli altri Lilium euro-caucasici.

Una varietà, L. carniolicum var. bosniacum, presente in Bosnia ed Erzegovina, ha tepali di colore giallo brillante.

 

Specie protetta

Specie rara, protetta in entrambe le regioni di crescita.

 

Costituenti chimici

Acidi organici, flavonoidi, glicosidi, polisaccaridi.

 

Uso alimentare

Non si conoscono usi alimentari per questa specie. La specie è protetta e non si può cogliere.

 

Uso cosmetologico

Non si conoscono usi cosmetici per questa specie. La specie è protetta e non si può cogliere.

 

Uso Farmacologico

Non si conoscono usi farmacologici per questa specie, nella medicina occidentale.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

In Cina varie specie di Lilium sono state coltivate tradizionalmente, per uso alimentare e medicinale. Attualmente sono commercializzati, ad uso medicinale, estratti che si affermano derivati da Lilium carniolicum ma non sembra risultare credibile che tali prodotti siano effettivamente ricavati da questa specie, che è un endemismo della Regione Balcanica ed Est-Alpina.

 

Note

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giuliano Gnata - Fiara, Giovanni Baruffa, Annamaria Bononcini, Renato M. Fondi, Gian Battista Pau - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

Lilium carniolicum Bernh., Regione veneto, provincia di vicenza, Giugno 2008 - foto di Gianni Bonini.

 

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