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Agaricus bresadolanus Bohus 1969

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae
Genere Agaricus
Sottogenere Agaricus
Sezione Spissicaules

Nome italiano
Prataiolo radicato

Sinonimi
Psalliota campestris var. radicata (Vittad.) Bres. 1931
Agaricus campestris var. radicatus Vittad. 1835
Agaricus radicatus (Vittad.) Romagn. 1938
Psalliota radicata (Vittad.) R. Sandor 1958
Psalliota infida Alessio 1975
Agaricus romagnesii Wasser 1977

Etimologia
L'epiteto Agaricus deriva dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall'Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata "Terra di Agaria".
L'epiteto 
bresadolanus deriva dal nome di  Giacomo Bresadola, micologo italiano (1847-1929).

Cappello
3-10 cm, emisferico, con margine involuto, sottile e biancastro, eccedente e decorato con minute tracce di velo residuale; pileo percorso da sottili fibrille innate radiali o fini squamule fibrillose adese, maggiormente serrate nel disco e quasi completamente assenti al margine, con tonalità bruno grigiastre.

Lamelle
All'esordio rosa tenue, poi rosa salmone ed infine brunastre, con filo moderatamente più chiaro, fitte, ricche di lamellule di ogni dimensione, con filo disomogeneo e finemente irregolare, presentanti rare interconnessioni, nell'insieme denotano una grandissima variabilità strutturale e morfologica.

Gambo
Alto 3-8 cm e spesso 1-2 cm, sodo e poi farcito, con sottile cavità nel tratto superiore, infine cavo. Ingrossato alla base, che presenta pronunciati rizoidi, fioccoso nel tratto sotto l'anello e moderatamente ingiallente all'abrasione, minutamente fioccoso e rosato nel tratto sopra l'anello.

Anello
Anello supero, sottile e leggero, presto evanescente e quindi caduco.

Carne
Bianca, con leggerissima sfumatura rosata nella carne del cappello e linea giallastra-arancio sotto la zona corticale alla base del gambo. Presenta un odore complesso, debolmente anisato e fungino nella carne del cappello, lievemente fenolico nel pileo e nella carne della base dello stipite, si tratta di odori molto leggeri ma nettamente riscontrabili se percepiti con scrupolo e attenzione, sapore dolce.

Habitat
Cresce prevalentemente nei giardini.

Microscopia
Spore 6,1-7,0 × 3,9-4,7 µm, si presentano ovoidali con il polo distale attenuato, spesso è presente una grossa guttula; sporata in massa bruno scuro;
Basidi tetrasporici clavati subcapitulati;
Cheilocistidi claviformi, cilindrici, fusiformi, assenti, isolati, scarsi, numerosi oppure molto abbondanti. Luis Alberto Parra (2008, 2013) nella sua monografia  riferisce anche di raccolte che presentano cheilocistidi abbondanti su campioni freschi e scarsi sugli stessi campioni dopo che questi erano stati essiccati. Nel caso specifico erano scarsi e si trattava di esame fatto su reperto essiccato.

Commestibilità e Tossicità
Tossico, responsabile di sindrome gastroenterica incostante.

Osservazioni
Abbiamo avuto l'opportunità di seguire direttamente un avvelenamento provocato dal consumo di Agaricus bresadolanus e possiamo testimoniare che i sintomi sono stati decisamente importanti e particolari. Una coppia di coniugi intossicati lamentavano forti dolori addominali, assenza di vomito ed altre complicazioni gastrointestinali, diversamente pativano fenomeni continui di vertigine e senso di svenimento. Quest'ultima sensazione di malessere dell'equilibrio si è presentata in cicli ripetuti ed è diminuito l'intervallo di tempo tra una comparsa e l'altra ed in intensità solo con il passare delle ore, fino a scemare completamente dopo circa due giorni.

Specie simili
Agaricus litoralis (Wakef. & A. Pearson) Pilát, appartiene alla stessa sezione, e si differenzia per presentare uno stipite di misura inferiore o equivalente al diametro del cappello, sempre più o meno fusiforme alla base, per avere le spore simmetriche, con un profilo inscrivibile in un rettangolo ed infine per presentare viraggi con tonalità aranciate o salmone in tutto il gambo, in particolare nei soggetti maturi o a distanza di alcune ore dalla raccolta.
Agaricus lanipes (F.H. Møller & Jul. Schäff.) Hlavácek presenta un pileo interamente rivestito da fibrille e squamule che gli conferiscono un aspetto bruno rossastro, presenta decorazioni fibrillose nella faccia inferiore dell'anello e mostra una grande abbondanza di cheliocistidi monosettati o plurisettati alla base.

Considerazioni tassonomiche
Sposiamo totalmente la sinonimia finalmente proposta da Parra tra Agaricus bresadolanus e Agaricus romagnesii, che sgombra il campo da tante contraddizioni e descrizioni confuse che avrebbero caratterizzato la differenziazione tra le due specie, i confini che descrivevano in letteratura le due entità erano assolutamente labili ed imprecise e non a caso le caratteristiche peculiari dell'uno spesso venivano scambiate con quelle dell'altro e viceversa. La presenza di una sola appendice rizoide o di fasci di cordoni più complessi alla base del gambo è spesso presente nella stessa raccolta; il filo delle lamelle più o meno decolorato è sempre presente in particolare nei soggetti giovani; la presenza o meno di cheilocistidi è diversamente un carattere di grande variabilità intraspecifica e in molti casi è collegabile alla condizione che il reperto esaminato sia fresco (abbondanti) o secco (scarsi); l'odore è sempre moderatamente fenolico alla base dello stipite e sul pileo mentre è grato e fungino nella carne; il colore del pileo che varia tra le tonalità del grigio e del rossastro al centro del disco per poi sfumare al biancastro sul margine, rientra nella variabilità della specie e non può certo essere motivo di differenziazione speciografica.

Bigliografia
PARRA SÁNCHEZ L.A., 2008. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 1. Alassio (SV): Ed. Candusso.
PARRA SÁNCHEZ L.A., 2013. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 2. Alassio (SV): Ed. Candusso.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Marche; Novembre 2009; Foto di Pietro Curti.

Giardino privato, sotto siepe di Ligustrum ovalifolium Hassk, sormontata da Laurus nobilis L., con presenza a distanza di circa 5 m di una pianta secolare di Quercus ilex L.

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Agaricus bresadolanus Bohus; Regione Marche; Novembre 2009; Foto di Pietro Curti.

Giardino privato, in presenza di Quercus ilex, con siepe di Ligustrum ovalifolium, e Laurus nobilis.

Pileo Emisferico, con margine involuto, sottile e biancastro, eccedente e decorato con minute tracce di velo residuale; pileo decorato con sottili fibrille innate radiali o fini squamule fibrillose molto adese, maggiormente serrate nel disco e quasi assenti al margine, con tonalità bruno grigiastre.

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Lamelle in gioventù rosa tenue, fitte, ricche di lamellule di ogni dimensione, con filo disomogeneo e finemente irregolare, moderatamente più chiaro, nell'insieme denotano una grandissima variabilità strutturale e morfologica.

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Stipite sodo e poi farcito, con sottile cavità nel tratto superiore; anello supero, discendente ed evanescente.

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Stipite ingrossato alla base che presenta pronunciati rizoidi, fioccoso nel tratto sotto l'anello e moderatamente ingiallente all'abrasione, minutamente fioccoso e rosato nel tratto sopra l'anello.

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Dettaglio del tratto sovranulare.

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Dettaglio dell'appendice rizoide.

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Carne bianca, con leggerissima sfumatura rosata nel cappello e linea giallastra arancio sotto la zona corticale alla base del gambo.

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Caratteri organolettici. Si tratta di odore complesso, debolmente anisato e fungino nella carne del cappello, lievemente fenolico il pileo e la carne alla base dello stipite, si tratta di odori molto leggeri ma nettamente riscontrabili se percepiti con scrupolo e attenzione, sapore dolce.

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Foto di microscopia di Felice Di Palma.

Spore 6,1-7,0 × 3,9-4,7 µm.

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Spore frequentemente con il polo distale attenuato a differenza di quelle di Agaricus litoralis che sono simmetriche e iscrivibili in un rettangolo.

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I cheilocistidi possono essere claviformi, cilindrici o fusiformi; possono essere assenti, isolati, scarsi, numerosi, molto abbondanti. Parra nella sua monografia (2008, 2013) riferisce anche di raccolte che presentano cheilocistidi abbondanti su campioni freschi e scarsi sugli stessi campioni dopo che questi erano stati essiccati. Nel caso specifico erano scarsi e si trattava di esame fatto su reperto essiccato.

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Basidi tetrasporici e con apice troncato.

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Agaricus bresadolanus Bohus; Regione Umbria; Novembre 2009; Foto di Tomaso Lezzi.

Ritrovamento in un'aiuola con un Platano su una strada di Perugia. Agaricus appartenente alla sez. Xanthodermatei con leggero ingiallimento alla base, odore di fenolo appena percettibile, a differenza di Agaricus xanthodermus e Agaricus praeclaresquamosus in cui l'odore di fenolo è forte è l'ingiallimento alla base del gambo è intenso e immediato.

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Un particolare dell'anello sottile.

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Agaricus bresadolanus Bohus; Regione Marche; Novembre 2009; Foto di Pietro Curti.

Giardino privato, in presenza di Quercus ilex, con siepe di Ligustrum ovalifolium, e Laurus nobilis

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Cordone rizoide alla base dello stipite, anello.

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Cordone rizoide e imenoforo.

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Decorazioni sul cappello.

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Campioni il 24 Ottobre.

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Il 1 Novembre, dopo sette giorni, solo il soggetto in basso a destra ha continuato il suo sviluppo.

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  • 3 months later...
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Agaricus bresadolanus Bohus; Regione Abruzzo; Ottobre 2019; Foto di Tomaso Lezzi.

Esemplari che si macchiano di giallo al tocco, come la base del gambo in sezione. Odore di fenolo difficilmente percepibile, probabilmente perché gli esemplari erano abbastanza maturi e asciugati dal vento. Anello supero; presenza di radichetta alla base del gambo.

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Agaricus bresadolanus Bohus; Regione Umbria; Settembre 2017; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

Nel prato di un giardino privato. Cappello con tipiche squamule fibrillose, ben adese alla cuticola; caratteristica radichetta alla base del gambo, dura e biancastra. Sapore mite. Odore debole ma buono, leggermente anisato. Spore 5,4-7,1 × 3,8-4,8 µm;  Qm = 1,4; ovoidali, guttulate, con il polo distale attenuato. Si tratta di un fungo tossico.

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Spore 5,4-7,1 × 3,8-4,8 µm;  Qm = 1,4; ovoidali, guttulate, con il polo distale attenuato. Osservazione in acqua a 1000×.

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