Archivio Micologico Inviato 22 Aprile 2016 Inviato 22 Aprile 2016 Nectria peziza (Tode : Fr.) Fr. 1849 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Sordariomycetes Ordine Hypocreales Famiglia Nectriaceae Nome italiano Non risultano nomi volgari per questa specie. Etimologia Néctria: dal greco nektrìs, nuotatrice, per l'habitat su legno bagnato, intriso di acqua. peziza: per somiglianza, a fine ciclo, alla forma di tazza o catino tipica degli ascomi del genere Peziza. Sinonimi Cucurbitaria peziza (Tode) Kuntze 1898 Dialonectria aurea (Grev.) Cooke 1884 Neuronectria peziza (Tode) Munk 1957 Ascoma Globoso, finemente asperulato, color rosso-arancio intenso, in media con diametro di 0,4 mm; crescita in esemplari singoli, non raggruppati in stroma. In fase di maturazione i periteci formano in zona apicale una papilla. Successivamente la papilla si fora a formare un ostiolo dal quale fuoriescono le spore addensate in filamenti biancastri. Al terime del ciclo di dispersione delle spore, il peritecio si sgonfia, collassa assumendo la tipica forma a coppetta che ha richiamato per similitudine il nome specifico di peziza. Carne Sottilissima, di consistenza prima abbastanza dura, poi elastica e infine fragile alla rottura. Microscopia Spore (11)11,5-14(15) × 5,5-6,5 µm, ialine al microscopio ottico, lisce se osservate in acqua o Rosso Congo acquoso; quelle mature appaiono nettamente striate o comunque finissimamente sabbiate se colorate in Blu Cotone Lattico, settate in modo netto con lieve strozzatura mediana, guttula/e presente/i in ciascuna delle due parti. Aschi 82-102 × 9,5-12 µm, ottosporici, con parete sottile, parafisi non rilevate. Trama del peritecio con struttura globoso-angularis. Habitat Su legno decorticato, degradato, molto umido, imbibito d'acqua, di latifoglia nel caso del nostro ritrovamento al quale si riferiscono i dati macro e micro riportati. In letteratura viene spesso segnalata su basidiomi di vecchie Polyporales s.l. marcescenti. Osservazioni Da un punto di vista macroscopico, la determinazione può essere agevolata osservando la classica forma 'pezizoide' dei periteci che assumono al termine della fase di espulsione delle spore e la crescita in individui singoli e non raggruppati in stroma. Nella microscopia, il carattere maggiormente distintivo è quello delle striature longitudinali presenti nelle spore mature, rilevabili con l'osservazione in Blu Cotone Lattico. Molte Nectria sp. costituiscono dei pericolosi patogeni per le piante superiori. Di questi funghi viene generalmente distinto lo stadio teleomorfo (stato sessuale, perfetto) da quello anamorfo (forma imperfetta, asessuata) come ad esempio in Nectria cinnabarina (Tode ex Fr.) Fr., stadio teleomorfo che ha come teleomorfo Tubercularia vulgaris Tode. Commestibilità e tossicità Senza nessun interesse alimentare. Specie simili Molte delle Nectria sp. condividono caratteri comuni come habitat, forma e colorazioni rosso aranciate. Dalla comune Nectria cinnabarina (Tode ex Fr.) Fr. si distingue per la crescita isolata e non in densi gruppetti riuniti in stroma e per i caratteri microscopici. Bibliografia AA.VV. (2000). Nordic Macromycetes, Volume 1. Ascomycetes. Ed. L. Hanse and H. Knudsen. Medardi, G. (2005). Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. A.M.B. Cetto, B. (1993). I funghi dal vero, Vol. 7°. Ed. Saturnia. Trento. Lanconelli, L., Ballanti, E., Rava, M. (1998). Funghi del Lughese. Oltre 360 specie di campagna e di città. Ed. Faenza Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mauro Cittadini - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT Nectria Peziza (Tode) Fr.; Foto Mauro Cittadini. Aschi con ascospore settate osservate in rosso Congo, foto Mauro Cittadini. Spore in blu Cotone Lattico, si notano le sottili striature longitudinali, foto Mauro Cittadini. Struttura del peritecio, foto Mauro Cittadini. Particolari ingranditi degli ascomi, si nota la fuoriuscita delle spore dall'ostiolo apicale e qualche peritecio collassato, foto Mauro Cittadini.
Archivio Micologico Inviato 22 Aprile 2016 Autore Inviato 22 Aprile 2016 Nectria peziza (Tode : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Gennaio 2010; Foto di Felice Di Palma.
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