Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange 1940 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Sinonimi Lepiota josserandii Bon & Boiffard 1974 Foto e Descrizioni Bon considera rilevanti nella sezione Helveolae tre caratteri: spore ellissoidali, con Q < 2, le ife della cuticola molto allungate e abbondanti, la presenza di GAF; mentre le spore di misura maggiore di 6 µm ci portano nella Sottosezione Helveolinae. Lepiota helveola ha spore più grandi, decorazione del cappello a stella e anello membranoso. Lepiota josserandi ha una zona anulare netta, odore forte, anello cotonoso, odore forte fruttato, cheilocistidi non evidenti, pigmento parietale dominante. Lepiota subincarnata ha zona anulare subnulla, gambo senza un limite anulare netto, odore subnullo, cheilocistidi clavati, pigmento misto. In tempi più recenti alcuni autori come Christian Lange in Funga Nordica, con una accezione più moderna hanno riunito Lepiota josserandii e Lepiota subincarnata sotto il nome prioritario di Lepiota subincarnata. Colorazioni pileiche ocra-rosa, queste ultime tinte più evidenti nei funghi giovani; la cuticola si lacera in scaglie appressate al centro che si diradano verso il margine, fondo biancastro. Gambo decorato da squamule concolori al cappello, bianco con sfumatura appena rosate all'apice, concolore al cappello nella parte restante, bruno in vecchiaia; odore leggero, fruttato. Commestibilità e Tossicità Velenoso mortale. Fino a non molto tempo fa era descritto e considerato, nei vari testi divulgativi a larga distribuzione, fungo con proprietà tossiche. Recentemente studi approfonditi hanno evidenziato la presenza di amatossine sia in Lepiota subincarnata, sia in specie strettamente vicine tra le quali: Lepiota helveola Bres., Lepiota pseudohelveola Kühner, Lepiota kuehneri Huijsman ex Hora e altre dodici specie. Regione Lombardia; Novembre 2008; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Spore 6-7(8) × 3-4 (4,5) µm, basidi tetrasporici lunghi 15-20 µm con sterigmi di 5 µm, cheilocistidi rari o assenti, pileipellis con peli cilindrici-fusiformi, spesso flessuosi lunghi fino a 200-240 µm, non settati. Spore. Basidi. Cheilocistidi. Pileipellis e peli. GAF.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Lombardia; Novembre 2005; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20051113-27)
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Lombardia, loc. aiuole cimitero Verdellino; Ottobre 2007; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Lombardia, Bosco a Milano; Ottobre 2007; Foto di Federico Calledda.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Umbria; Raduno Ottobre 2008; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Una specie trovata durante il raduno umbro-toscano, in un boschetto di Pseudotsuga. Capello colorato da disegni rosso mattone scuro, con disco fortemente colorato al centro e squamette concentriche che si diradano verso l'esterno; gambo bianco rossastro con anello rosso bruno; odore fruttato alcolico, forte; epicute con peli allungati senza ipocute, presenza di GAF; spore ellittiche, alcune faseoliformi, con parete spessa 5,2-8 × 3,1-4,4 µm; Q = 1,4-2,0 (60 misure). L'anello è piccolo, ma colorato e evidente. Per l'identificazione le prime cosa da controllare al microscopio in queste piccole Lepiota sono: 1) Osservare i peli dell'epicute: questi sono allungati, con GAF. Senza ipocute, cioè mancano i peli corti alla base dei peli lunghi. 2) controllare la forma e la misura delle spore: quelle osservate sono ellittiche, alcune con profilo a fagiolo, con Q<2 (Q=1,4-2,0). Questi dati ci portano alla Sezione Helveolae, Sottosezione Helveolinae, che secondo Bon comprende 3 specie: Lepiota helveola, con spore 8-10 × 4,5-5,5 µm, da escludere, perché le spore sono troppo grandi, e il disegno delle squamette sul cappello forma una stella. Lepiota subincarnata Neanche questa, perché ha odore leggero, zona anulare subnulla, spore più cilindriche cioè più allungate, disegno delle squamette sul cappello più distribuito e più chiaro, cheilocistidi clavati. Lepiota josserandii Ha odore forte, fruttato, alcolico, zona anulare ben definita, squamette concentriche, scure, che formano un disco ben definito al centro, cheilocistidi quasi assenti. Come nei campioni raccolti. Oggi Lepiota josserandii e Lepiota subincarnata sono considerati sinonimi, sotto il nome prioritario di Lepiota subincarnata.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto, descrizione e microscopia di Tomaso Lezzi. Campioni cresciuti sopra un muro trai resti degli aghi di Pino e il muschio. Cappello bianco coperto da fini squamette color rosso-mattone, soprattutto nei giovani esemplari; anello lanoso, bianco e colorato, abbastanza effimero, più evidente in alcuni campioni e sub-nullo in altri; lamelle bianche non macchiate, gambo bianco e rossiccio; odore aromatico gradevole, piuttosto intenso. Ife allungate della cuticola, non settate, senza ife corte alla base. GAF presenti nei tessuti profondi della cuticola. Spore ellissoidi, lisce, con apicolo evidente, dati rilevati su 36 misure: 6,3-8,5 × 3,4-4,5 µm; media 7,5-3,8; Q = 1,7-2,3; Qm 2. I campioni di ciascuna delle due raccolte effettuate a distanza di una settimana mostravano alcuni caratteri di L. josserandi e alcuni caratteri di L. subincarnata. Infatti alcuni autori come Christian Lange in Funga Nordica, con una accezione più moderna hanno riunito entrambe le specie sotto il nome prioritario di Lepiota subincarnata. Specie velenosa mortale! Particolare delle decorazioni del cappello. Particolare delle decorazini del cappello di un giovane esemplare. Particolare delle lamelle. Un particolare con il gambo e l'anello cotonoso colorato. Spore ellissoidi, lisce, con apicolo evidente, dati rilevati su 36 misure: 6,3-8,5 × 3,4-4,5 µm; media 7,5-3,8 µm; Q = 1,7-2,3; Qm = 2. Ife allungate della cuticola, non settate, senza ife corte alla base. GAF presenti nelle ife profonde della cuticola.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Raccolta effettuata nello stesso luogo e a pochi giorni di distanza dalla raccolta illustrata nel post precedente. "Habitat" di crescita, un antico muro in mattoni del 1600. Spore.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Umbria; Raduno Ottobre 2008; Foto e commento di Mauro Cittadini. Regione Umbria; Raduno Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi, microscopia Mauro Cittadini. Campioni rinvenuti in habitat di conifere: Pino e Pseudotsuga, odore lieve, fruttato. Microscopia Spore bianche in massa, ialine al microscopio, da largamente ellittiche ad ovali in alcune proiezioni. Dimensioni: 6-7,5 × 3-4 µm. Basidi clavati tetrasporici, cheilocistidi banali, clavati. GAF presenti in tutti i tessuti, epicute con peli lunghi disomogeneamente cilindrici, a volte anche flessuosi, con GAF alla base, misurati sino a 280 µm di lunghezza, non rilevati elementi imeniformi nella sub-cute. Spore.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Campania, Vesuvio; Ottobre 2009; Foto e commento di Felice Di Palma. Ritrovata in un parco cittadino con varie essenze arboree, tra cui qualche Pino, qualche Leccio e altre essenze più tropicali (Palme da dattero, Magnolia, etc.); odore non particolarmente significativo. Spore e relativa misura. Epicute di tipo trichidermico, con peli allungati, priva di uno strato imeniforme alla base; peli non settati. GAF presenti.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepiota subincarnata J.E. Lange; Regione Lombardia; Dicembre 2014; Foto di Massimo Biraghi.
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