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Inviato

Ho richiamato questa discussione, perchè nel riguardare i vecchi post, questa "helleborine" presenta dei caratteri non proprio tipici, a mio avviso.

Pedicello non colorato, anzi completamente bianco giallastro, giunzione ipochilo-epichilo abbastanza larga, brattee molto lunghe, masse polliniche che tendono a disgregarsi (alcune foto ravvicinate dei fiori) e anche aspetto generale.

A mio giudizio meriterebbe studiarla ulteriormente.

Ciao Bruno.

Inviato

Ho richiamato questa discussione, perchè nel riguardare i vecchi post, questa "helleborine" presenta dei caratteri non proprio tipici, a mio avviso.

Pedicello non colorato, anzi completamente bianco giallastro, giunzione ipochilo-epichilo abbastanza larga, brattee molto lunghe, masse polliniche che tendono a disgregarsi (alcune foto ravvicinate dei fiori) e anche aspetto generale.

A mio giudizio meriterebbe studiarla ulteriormente.

Ciao Bruno.

 

Ciao Bruno,

grazie per il tuo interessamento nel riportare in evidenza questa discussione. :)

Ho già parlato con luciano b per un futuro approfondimento.

 

Il periodo di crescita molto precoce a mio avviso (inizi di giugno) e quel particolare accartocciamento

delle foglie sinceramente mi avevano fatto pensare a qualcosa di diverso della specie nominale.

 

Pensavo di averla messa a determinare in quella circostanza invece mi confondevo con un'altra Epipactis.

 

Quest'anno la stazione con poche piante prometteva bene e nella prima osservazione ho fatto delle foto

alle piante non ancora sbocciate.

 

Nella successiva osservazione purtroppo ho notato che proprio il giorno prima erano passati con il decespugliatore. :(

 

Inserisco alcune foto fatte nella prima osservazione del 20 maggio 2012 dove di certo non si notano caratteri che

possano aiutare nel classificare correttamente i soggetti:

 

foto 1...

post-10687-0-48554000-1352666619.jpg

Inviato

foto 5...

 

post-10687-0-55128400-1352666775.jpg

 

Il prossimo anno spero di poter meglio documentare i soggetti di questa stazione di pianura. :)

 

Grazie a Bruno, a luciano b e a quanti vogliano dare il loro contributo.

 

:hand49: Nicola

Inviato

Ciao a tutti,

si sono anch’io d’accordo, che la cosa vada osservata ancora con molta attenzione. Tuttavia con gli elementi attualmente a disposizione, si può escludere che si tratti di: Epipactis helleborine.

Potrebbe trattarsi di una forma un po’ anomala di E. muelleri. L’anomalia sta nella notevole lunghezza delle brattee.

A presto Luciano

Inviato (modificato)

Ciao a tutti,

si sono anch’io d’accordo, che la cosa vada osservata ancora con molta attenzione. Tuttavia con gli elementi attualmente a disposizione, si può escludere che si tratti di: Epipactis helleborine.

Potrebbe trattarsi di una forma un po’ anomala di E. muelleri. L’anomalia sta nella notevole lunghezza delle brattee.

A presto Luciano

 

Naturalmente non so di cosa si tratta, e non azzardo nemmeno ipotesi, riguardo alla possibilità ipotizzata da Luciano B. però esprimo qualche perplessità se non altro riguardo al portamento della pianta e dei fiori, in quanto le muelleri che conosco dovrebbero avere i fiori molto più penduli e chiusi, come in queste immagini: (la prima di Max e Anto in Liguria, da una loro discussione, la 2^ mia, qui in Friuli)

 

 

gallery_665_90_164724.jpg

 

 

gallery_665_13296_83097.jpg

 

 

però non essendo un esperto, rimando la questione a chi ne sa di più! :)

 

luciano (anch'io ;) )

Ultima modifica: , Luciano
Inviato

Ciao Luciano,

confesso che la prima ipotesi, era quella che si trattasse di un ibrido: E. helleborine x E. muelleri.

Questo è un fatto che non si può in assoluto escludere, tuttavia mi sembra difficile ipotizzare che in un luogo ci siano una decina di piante di ibridi, senza notare la presenza degli eventuali genitori.

Le piante che hai postato, fanno certamente parte dell’immagine più classica di E. muelleri, bisogna però tenere conto della notevole variabilità di questa specie. In condizioni ambientali particolarmente favorevoli possiamo trovare piante di notevoli dimensioni con brattee molto lunghe, soprattutto quelle inferiori e foglie basali molto larghe. Anche i fiori possono presentarsi socchiusi o completamente aperti, con colorazioni che vanno dal giallognolo (classico) al più o meno rosati. L’epichilo inoltre può essere molto appuntito con i bordi laterali rialzati.

 

Alla prossima

 

Luciano

Inviato (modificato)

Ciao Luciano,

confesso che la prima ipotesi, era quella che si trattasse di un ibrido: E. helleborine x E. muelleri.

Questo è un fatto che non si può in assoluto escludere, tuttavia mi sembra difficile ipotizzare che in un luogo ci siano una decina di piante di ibridi, senza notare la presenza degli eventuali genitori.

(....) Alla prossima

 

Luciano

 

Guardando l'ultima serie di immagini, quelle che ritraggono solo il fusto, si può notare una ben visibile differenza tra l'esemplare della foto 1, (forse anche la 2 e la 3, ma non si vedono le foglie inferiori) che potrebbe anche essere una muelleri, e le altre, dove la rotondità delle foglie inferiori mi fa escludere questa specie; quindi anche secondo me potrebbe trattarsi di ibrido; in attesa di altri pareri, attenderemo anche la nuova stagione per approfondire la questione, ciao!

 

luciano

Ultima modifica: , Luciano

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