bruno51 Inviato 11 Novembre 2012 Inviato 11 Novembre 2012 Ho richiamato questa discussione, perchè nel riguardare i vecchi post, questa "helleborine" presenta dei caratteri non proprio tipici, a mio avviso. Pedicello non colorato, anzi completamente bianco giallastro, giunzione ipochilo-epichilo abbastanza larga, brattee molto lunghe, masse polliniche che tendono a disgregarsi (alcune foto ravvicinate dei fiori) e anche aspetto generale. A mio giudizio meriterebbe studiarla ulteriormente. Ciao Bruno.
RockHoward Inviato 11 Novembre 2012 Autore Inviato 11 Novembre 2012 Ho richiamato questa discussione, perchè nel riguardare i vecchi post, questa "helleborine" presenta dei caratteri non proprio tipici, a mio avviso. Pedicello non colorato, anzi completamente bianco giallastro, giunzione ipochilo-epichilo abbastanza larga, brattee molto lunghe, masse polliniche che tendono a disgregarsi (alcune foto ravvicinate dei fiori) e anche aspetto generale. A mio giudizio meriterebbe studiarla ulteriormente. Ciao Bruno. Ciao Bruno, grazie per il tuo interessamento nel riportare in evidenza questa discussione. Ho già parlato con luciano b per un futuro approfondimento. Il periodo di crescita molto precoce a mio avviso (inizi di giugno) e quel particolare accartocciamento delle foglie sinceramente mi avevano fatto pensare a qualcosa di diverso della specie nominale. Pensavo di averla messa a determinare in quella circostanza invece mi confondevo con un'altra Epipactis. Quest'anno la stazione con poche piante prometteva bene e nella prima osservazione ho fatto delle foto alle piante non ancora sbocciate. Nella successiva osservazione purtroppo ho notato che proprio il giorno prima erano passati con il decespugliatore. Inserisco alcune foto fatte nella prima osservazione del 20 maggio 2012 dove di certo non si notano caratteri che possano aiutare nel classificare correttamente i soggetti: foto 1...
RockHoward Inviato 11 Novembre 2012 Autore Inviato 11 Novembre 2012 foto 5... Il prossimo anno spero di poter meglio documentare i soggetti di questa stazione di pianura. Grazie a Bruno, a luciano b e a quanti vogliano dare il loro contributo. :hand49: Nicola
luciano b Inviato 13 Novembre 2012 Inviato 13 Novembre 2012 Ciao a tutti, si sono anch’io d’accordo, che la cosa vada osservata ancora con molta attenzione. Tuttavia con gli elementi attualmente a disposizione, si può escludere che si tratti di: Epipactis helleborine. Potrebbe trattarsi di una forma un po’ anomala di E. muelleri. L’anomalia sta nella notevole lunghezza delle brattee. A presto Luciano
Luciano Inviato 13 Novembre 2012 Inviato 13 Novembre 2012 (modificato) Ciao a tutti, si sono anch’io d’accordo, che la cosa vada osservata ancora con molta attenzione. Tuttavia con gli elementi attualmente a disposizione, si può escludere che si tratti di: Epipactis helleborine. Potrebbe trattarsi di una forma un po’ anomala di E. muelleri. L’anomalia sta nella notevole lunghezza delle brattee. A presto Luciano Naturalmente non so di cosa si tratta, e non azzardo nemmeno ipotesi, riguardo alla possibilità ipotizzata da Luciano B. però esprimo qualche perplessità se non altro riguardo al portamento della pianta e dei fiori, in quanto le muelleri che conosco dovrebbero avere i fiori molto più penduli e chiusi, come in queste immagini: (la prima di Max e Anto in Liguria, da una loro discussione, la 2^ mia, qui in Friuli) però non essendo un esperto, rimando la questione a chi ne sa di più! luciano (anch'io ) Ultima modifica: 13 Novembre 2012, Luciano
luciano b Inviato 14 Novembre 2012 Inviato 14 Novembre 2012 Ciao Luciano, confesso che la prima ipotesi, era quella che si trattasse di un ibrido: E. helleborine x E. muelleri. Questo è un fatto che non si può in assoluto escludere, tuttavia mi sembra difficile ipotizzare che in un luogo ci siano una decina di piante di ibridi, senza notare la presenza degli eventuali genitori. Le piante che hai postato, fanno certamente parte dell’immagine più classica di E. muelleri, bisogna però tenere conto della notevole variabilità di questa specie. In condizioni ambientali particolarmente favorevoli possiamo trovare piante di notevoli dimensioni con brattee molto lunghe, soprattutto quelle inferiori e foglie basali molto larghe. Anche i fiori possono presentarsi socchiusi o completamente aperti, con colorazioni che vanno dal giallognolo (classico) al più o meno rosati. L’epichilo inoltre può essere molto appuntito con i bordi laterali rialzati. Alla prossima Luciano
Luciano Inviato 14 Novembre 2012 Inviato 14 Novembre 2012 (modificato) Ciao Luciano, confesso che la prima ipotesi, era quella che si trattasse di un ibrido: E. helleborine x E. muelleri. Questo è un fatto che non si può in assoluto escludere, tuttavia mi sembra difficile ipotizzare che in un luogo ci siano una decina di piante di ibridi, senza notare la presenza degli eventuali genitori. (....) Alla prossima Luciano Guardando l'ultima serie di immagini, quelle che ritraggono solo il fusto, si può notare una ben visibile differenza tra l'esemplare della foto 1, (forse anche la 2 e la 3, ma non si vedono le foglie inferiori) che potrebbe anche essere una muelleri, e le altre, dove la rotondità delle foglie inferiori mi fa escludere questa specie; quindi anche secondo me potrebbe trattarsi di ibrido; in attesa di altri pareri, attenderemo anche la nuova stagione per approfondire la questione, ciao! luciano Ultima modifica: 14 Novembre 2012, Luciano
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