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Ophrys lutea subsp. minor (Tod.) O. Danesch & E. Danesch

 

Sinonimi

Ophrys sicula Tineo

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Liliopsida

Ordine: Orchidales

Famiglia: Orchidaceae

 

Nome italiano

Ofride gialla piccola

 

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perché questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia.

Il nome specifico dall’aggettivo latino luteus = giallo, in riferimento al colore dei bordi del labello. Il nome sottospecifico dal latino minor= minore, in riferimento all dimensioni del labello.

 

Descrizione

Pianta più esile che nella specie tipo, alta da 5 a 40 cm., fusto verde pallido.

 

Foglie

Foglie piuttosto corte, largamente lanceolate, le inferiori disposte a rosetta, le cauline abbraccianti il fusto.. Brattee più lunghe dell’ovario.

 

Fiori

Infiorescenza lassa, con 3-8 fiori relativamente piccoli; sepali triangolari e asimmetrici, giallo verdastri; petali corti, ricurvi in avanti. Labello orizzontale o rivolto all'insù, non genicolato alla base, trilobato, i lobi laterali separati da profonde incisioni dal mediano, a sua volta bilobato; munito di una pelosità centrale corta, grigiastra, sfumata di violetto o di bruno, che si prolunga fino ai due lobi del lobo mediano, formando una V rovesciata; macula grigiastra, glabra, divisa in due lunule separate fra loro dal solco mediano; bordi del labello ampi, glabri, diritti o poco riflessi, color giallo vivo. Cavità stigmatica più larga che alta. Ginostemio corto e ottuso.

 

Tipo corologico

Stenomediterraneo.

 

Periodo di fioritura

Da Gennaio a Maggio.

 

Territorio di crescita

Dalla Toscana alla Calabria, Sicilia e Sardegna.

 

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Habitat

Macchie, garighe, pascoli aridi, cespuglieti, su suolo calcareo, da 0 a 1500 mt.

 

Somiglianze e varietà

Ophrys lutea subsp. lutea Cav. da cui si distingue per i fiori più piccoli e per la macchia bruna centrale del labello che si estende fin quasi all’apice e termina biforcandosi.

 

Note

Malgrado una certa stabilità morfologica questa specie è impollinata da diverse specie di Imenotteri, tutti appartenenti al genere Andrena e affini.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

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