Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L. Sinonimi Oxygraphis gelidus (Hoffmgg.) Schwarz Oxygraphis vulgaris Freyn Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ranunculales Famiglia: Ranunculaceae Nome italiano Ranuncolo glaciale. Etimologia Il nome generico proviene dal latino ranunculus, col significato di ranocchio; l'attribuzione di questo nome al genere risale al settecento, e si deve al fatto che molte specie di ranuncoli prediligono ambienti acquatici o per lo meno umidi, così come le rane. L'attributo specifico fa riferimento all'habitat della specie, presso i ghiacciai. Descrizione Pianta erbacea perenne dotata di caudice da cui emerge un fusto ascendente e foglioso, non radicante ai nodi, alto da 6 a 12 (15) cm; glabra in tutte le parti con esclusione del calice e di una eventuale debole pelosità agli internodi. Foglie Foglie glabre, carnose e lucide; le basali disposte a rosetta, palmate (5 × 8 cm circa) divise in 3 segmenti 3-5-lobati, con lobi ulteriormente divisi in lobi terminali ellittico-lanceolati a bordo intero, larghi da 3 a 7 mm; le cauline alterne, di dimensioni che diminuiscono verso l'alto, con segmenti che nelle superiori si riducono a lacinie. Fiori Petali persistenti di colore bianco che, dopo la fecondazione, virano al rosa carminio, 9-15 × 7-14(-18) mm; sepali densamente irsuti per peli di colore rosso-ruggine, 7-12 × 4-9 mm; ricettacolo glabro. Frutti Capolini fruttiferi emisferici, 5-8 × 7-16 mm; i frutti sono achenii alati, e misurano 1,5-2 × 1,6-3 mm. Periodo di fioritura Luglio-agosto, come la maggior parte delle piante che vivono alle quote più elevate. Territorio di crescita R. glacialis è presente in tutto l'arco alpino, nonché sui Pirenei e Carpazi, nella regione scandinava, in Islanda, Groenlandia e Isole Svalbard. Habitat Ghiaie e sabbie glaciali, intrise di acqua di scioglimento delle nevi, anche appena sommerse presso le rive di laghetti alpini e sorgenti di alta quota a flusso laminare. Da (1700) 2000 a 3100 (4270) m s.l.m. Somiglianze e varietà Esiste una varietà, Ranunculus glacialis L. var. chamissonis (Schltdl.) L.D. Benson (=Ranunculus glacialis L. ssp.chamissonis (Schltdl.) Hultén), a ricettacolo irsuto per peli rugginosi, tipica dell'Alaska e non presente in Italia. Tra le congeneri di ambiente alpino, le più simili, in quanto dotate di foglie divise e fiori bianchi, sono: R. alpestris L., ben distinto per il calice glabro; R. seguieri Vill., con caratteristica pelosità su tutta la pianta, e foglie ripetutamente divise. Specie protetta La Regione Piemonte protegge il Ranunculus glacialis per la sola provincia di Cuneo, con circolare del presidente della giunta regionale 16 maggio 1983 n ° 7/eco l.r. 2 novembre 1982 n. 32 "norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale". La specie non risulta protetta nelle rimanenti province del Piemonte, né lo è nelle altre regioni in cui cresce. Costituenti chimici Le foglie di R. glacialis sono state sottoposte a Spettroscopia NMR, nell’ambito di una ricerca volta a investigare la resistenza allo stress climatico (freddo e luminosità nell’ambiente) delle piante alpine. Le sostanze in esse identificate sono: saccarosio, glucosio, fruttosio, malato, glicerato, ranuncolina. Uso Alimentare Il glucoside ranuncolina contenuto nella pianta ne rende tossica l'ingestione per gli animali e per l'uomo. Uso Cosmetologico Non si conosono usi cosmetici per questa specie. Uso Farmacologico Non risulta un utilizzo farmacologico per questa pianta o per le sostanze attive in essa contenute. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità R. glacialis L. è compreso nell’elenco dei rimedi omeopatici. Nessun utilizzo è noto per questa specie nella medicina popolare o nella moderna fitoterapia. Note R. glacialis L. è tra le fanerogame quella che in Europa raggiunge le altitudini più elevate (4270 m s.l.m. al Finsteraarhorn). Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini, Gianni Baruffa e Marika - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica. Ranunculus glacialis L., Regione Piemonte, 2400 m s.l.m., luglio 2008, foto di R.M. Fondi.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Regione Piemonte, 2400 m s.l.m., luglio 2008, foto di R.M. Fondi.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Regione Piemonte, Valsesia, 2400 m s.l.m., luglio 2008, foto di R.M. Fondi. Dopo la fecondazione, la corolla si colora di un intenso rosa-carminio.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Reg. Valle d'Aosta, Champorcher, 2800 m s.l.m., 18/07/2011, Foto di Giovanni Malvicino.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Regione Piemonte, Valdisusa, 2200 m s.l.m., Agosto 2010, Foto di Matteo Benassi.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Regione Piemonte, Valdisusa, 2200 m s.l.m., Agosto 2010, Foto di Matteo Benassi.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Regione Lombardia, 2800 m s.l.m., Agosto 2010, foto di Alessandro Federici.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 25 Luglio 2012 Autore Inviato 25 Luglio 2012 Ranunculus glacialis L., Regione Lombardia, 2800 m s.l.m., Agosto 2010, foto di Alessandro Federici. Vista laterale dei fiori, che presentano calici pelosi.
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