Archivio Micologico Inviato 3 Maggio 2016 Inviato 3 Maggio 2016 Tarzetta gaillardiana (Boud.) Korf & J.K. Rogers 1971 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Pyronemataceae Nome italiano Non risultano nomi volgari per questa specie. Etimologia In memoria del Micologo Angers Galliae (Gaillard) Sinonimi Geopyxis gaillardiana (Boud.) Sacc. & D. Sacc 1905 Pustularia gaillardiana Boud 1902 Pustulina gaillardiana (Boud.) D.C. Pant & V.P. Tewari 1971 Descrizione originale Minuta 4-8 mm lata, brevissime stipitata aut sessilis; Ascomate cupulari, minute tomentello-granuloso, margine subcrenulato, brevissime stipitato, griseo-fusco, disco concolore levi; asci cylinindricis 300-320 x 15-20, basi subattenuatis, operculatis, octosporis; paraphysibus tenui bus, septatis, apice incrassulatis 3-4 µ cr. hyalinis, sporidiis majusculis ellipsoides, 25-27 × 13-14 µ, levibus, biguttatis, granulosisque, demun egranulosis. Hab. Ad terram arenosam in nemoribus, Angers Galliae ( Gaillard) Ascoma Apotecio di piccole dimensioni 0,5-1 cm di diametro, inizalmente subsferico, poi a forma di tazza provvisto di un rudimentale gambo più o meno pronunciato, delicatamente inserito nel substrato di crescita, a volte sessile. La superficie esterna è di colore giallo-grigiastro, a volte con riflessi aranciati ricoperta da piccole pustule di colore biancastro nel fungo giovane, imbrunenti a maturazione o per manipolazione, il margine è dentellato o leggermente fessurato, ricoperto da leggera peluria osservabile nei giovani primordi. La superficie interna (imenio), appare liscia o leggermente pruinosa (lente), di colore crema pallido, grigiastro o subconcolore alla parte esterna. La carne è scarsa, abbastanza fragile, di colore ocra, odore e sapore non significativi. Microscopia Spore 25-28 × 15-16 µm, uniseriate nell'asco, ialine, ellissoidali, inizialmente biguttulate, spesso pluriguttulate a maturazione. Aschi 280-320 × 13-18 µm, ottosporici, opercolati con apertura laterale e con base allungata, non reagiscono con Melzer o Lugol. Parafisi cilindriche o appena ristrette all'apice, filiformi, settate, forcate nella parte inferiore. Excipulum medullare superiore a textura intricata. Excipulum medullare inferiore a textura globosa-augularis Excipulum ectale formato da ife cilindriche, plurisettate, concatenate. Habitat Specie terricola, fruttifica specialmente in primavera inoltrata e inizio estate in terreni sciolti di matrice sabbiosa. Gli esemplari studiati sono stati trovati in un substrato composto da detriti di piccoli ramoscelli e foglie in via di decomposizione intrise d'acqua e situate sulle sponde di matrice sabbiosa tipiche delle falde freatiche (risorgive). Osservazioni Specie rara e poco documentata probabilmente per le piccole dimensioni e per il particolare habitat di crescita, utili per una corretta determinazione sono le dimensioni esigue, le colorazioni su toni poco vivaci, la crescita su terreni di matrice sabbiosa, ma soprattutto l'osservazione dei caratteri microscopici, che evidenziano grandi spore e parafisi cilindriche con apice rastremato. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili La specie più vicina è Tarzetta cupularis (L.) Svrček, si distingue macroscopicamente per le dimensioni maggiori (1-2 cm di diametro) e per l'habitat di crescita diverso, microscopicamente per le spore più corte e più larghe (18-20 × 13-15 µm). Rhodotarzetta rosea (Rea) Dissing & Sivertsen si riconosce agevolmente sul campo per le colorazioni rosate e per l'habitat carbonicolo.Tarzetta catinus (Holmsk.) Korf & J.K. Rogers è di dimensoni maggiori che raggiungono anche i 5 cm di diametro e la superficie esterna presenta colorazioni ocra-giallstre con pustule più evidenti, microscopicamente ha spore di dimensioni minori e parafisi lobate e/o diverticolate all'apice. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 1984. Champignons de Suisse. Ascomycetes. Vol. 1. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia. DENNIS, R.W.G., 1981. British Ascomycetes. Vaduz, Liechtenstein: J. Cramer. ELLIS, M.B. & ELLIS, L.P., 1998. Microfungi on Miscellaneous Substrates. An Identification Handbook. Portland, Oregon, U.S.A.: Ed. Timber Press. FUCKEL, L., 1870. Symbolae Mycologicae, Beitrage zur Kenntniss der rheinischen pilze. Jahrbuchern des Nassauischen Vereins für Naturkunde 23-24: 1-459. PHILLIPS, W.,K., 1893. Manual of the British Discomycetes with descriptions of all the species of fungi hitherto found in Britain, included in the family and illustrations of the genera. Published by K. Paul, Trench, Trübner. London . SEAVER, F.J., 1942. The North American Cup-fungi (Operculates). New York: Ed. Seaver F.J.. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Località Spirano; Giugno 2011; Boschetto planiziale della zona delle risorgive Parco dei Fontanili; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Aschi 280-320 × 13-18 µm, ottosporici, opercolati con apertura laterale e con base allugata, non reagiscono con Melzer o Lugol. Aschi 280-320 × 13-18 µm, ottosporici, opercolati con apertura laterale e con base allugata, non reagiscono con Melzer o Lugol. Parafisi cilindriche o appena ristrette all'apice, filiformi, settate, forcate nella parte inferiore. Spore 25-28 × 15-16 µm, uniseriate nell'asco, ialine, ellissoidali, inizialmente biguttulate, spesso pluriguttulate a maturazione. Excipulum medullare superiore a textura intricata. Excipulum medullare inferiore textura globosa-augularis Excipulum ectale formato da ife cilindriche, plurisettate, concatenate.
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