lucy Inviato 26 Luglio 2013 Inviato 26 Luglio 2013 Nicola, dovresti fotografare tutte le specie di Epipactis ! Le tue foto sono sempre così ben definite e dettagliate che sicuramente riuscirei a vederci un po' più dentro....
RockHoward Inviato 26 Luglio 2013 Autore Inviato 26 Luglio 2013 Nicola, dovresti fotografare tutte le specie di Epipactis ! Le tue foto sono sempre così ben definite e dettagliate che sicuramente riuscirei a vederci un po' più dentro.... Ciao Lucy, grazie mille per il tuo apprezzamento. :) Sai che nonostante la definizione dei particolari non so come si chiamino le singole parte delle quali spesso sento far menzione per discernere una specie dell'alltra? Qualche esperto perchè, anche sulla mia foto, non indica chiaramente come si chiamano le parti che compongono il fiore? Buona giornata!!! Nicola
lucy Inviato 26 Luglio 2013 Inviato 26 Luglio 2013 Buona idea ! Sarebbe molto utile a tutti, credo, una " lezione" sulle Epipactis! Buona giornata anche a te !
mauroo Inviato 27 Luglio 2013 Inviato 27 Luglio 2013 Esaminiamo il ginostemio di Epipactis helleborine ben visibile nell'ultima foto di Nicola. In alto vediamo l'antera (masserella giallo verdina con lateralmente due ali brunastre), Subito sotto l'antera sono visibili i pollinii, i quali in Epipactis helleborine poggiano su un letto spesso costituito da due fossette affiancate: il clinandrio. Immediatamente sotto i pollinii e leggermmente più avanzato rispetto a questi si trova una masserella subsferica il viscidio, che se urtato leggermente libera una sotanza vischiosa che consente l'asportazione dei pollinii (provare a toccare il viscidio con la punta di un ago o anche con un dito). Infine in basso si trova lo stimma, che si presenta con una superficie rettangolare o subtrapezoidale ricoperta da sostanze vischiose e destinata a ricevere il polline. L'antera in alcune specie è sessile come in E. helleborine, in altre specie è peduncolata come in E. leptochila. Il clinandrio può essere ben sviluppato come in E. helleborine, può essere parzialmente sviluppato come avviene spesso in E. leptochila o mancare completamente come in E. muelleri. Il viscidio può essere ben sviluppato ed efficace come in E. helleborine, può essere presente ma non efficiente come avviene spesso in E. leptochila o può mancare completamente come in E. muelleri. I pollinii possono presentarsi in masserelle compatte ben agglutinate come in E. helleborine o possono sfarinarsi più o meno rapidamente sullo stimma sottostante come avviene per le specie autogame. In un fiore nel quale i pollinii sono stati asportati non sono ovviamente più presenti i pollinii e neppure il viscidio, mentre si mostra in bell'evidenza il clinandrio "vuoto". Spero di non essermi troppo dilungato e di essere stato abbastanza chiaro. Ci vorrebbe qualcuno che mettesse in evidenza sulla foto di Nicola i vari elementi del ginostemio, io non lo so fare.
RockHoward Inviato 27 Luglio 2013 Autore Inviato 27 Luglio 2013 (modificato) Grazie mille Mauro!!! Sei stato molto esauriente. :) Spero di aver capito. A conferma inserisco l'immagine con le varie parti. Correggimi se ho sbagliato. Il clinandrio forse non si nota bene. no? Nicola Ultima modifica: 27 Luglio 2013, RockHoward
RockHoward Inviato 27 Luglio 2013 Autore Inviato 27 Luglio 2013 aggiungo altre due elaborazioni dove si notano meglio i particolari...
mauroo Inviato 27 Luglio 2013 Inviato 27 Luglio 2013 Molto bene. Il clinandrio sarebbe ben visibile in un fiore di helleborine con pollinii asportati.
lucy Inviato 27 Luglio 2013 Inviato 27 Luglio 2013 Grazie a Mauro e Nicola . Sarebbe un bel lavoro da fare, se possibile, per ogni specie di Epipactis (o almeno per quelle più difficili), evidenziando i caratteri distintivi. Nicola, puoi provare?
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