Epipactis greuteri H. Baumann & Kunkele

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Serra San Bruno (VV), Agosto 2013.

Alcune stazioni con numerosi esemplari anche cespitosi e con soggetti spesso imponenti.

Specie inconfondibile, soprattutto per il lungo peduncolo, caratteristica della specie e sue subspecie, come la subsp. "flaminia" già presentata su questo Forum. Differisce però dalla suddetta, per avere un clinandrio, anche se non ben strutturato e un viscidio quasi subito inefficiente (non estrae i pollinodi), caratteri assenti nella subsp. "flaminia". Altro carattere è che spesso l'epichilo e i petali presentano sfumature rosate (assente nella subsp. flaminia), e l'interno del'ipochilo con colorazioni bruno rossastre.

Specie descritta dalla Grecia, in Italia attualmente, sembra presente solo in Calabria (a parte la subsp. "flaminia" presente in Toscana e Romagna).

Saluti, Bruno.

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Viscidio ancora presente nei fiori freschi, ma già i pollinodi cominciano a disgregarsi.

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Nel fiore in alto le masse polliniche sono ancora coese, ma nel fiore in basso (aperto qualche ora o mezza giornata prima), le masse polliniche cominciano già a disgregarsi.

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In questo caso, si vedono due masse polliniche attaccate all'epichilo (posizione infelice per fecondare lo stimma), probabilmente cadute per un trauma (vento, passaggio di animali ecc).

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Questa ape (probabilmente un'ape domestica), ha visitato numerosi fiori di varie piante, senza mai estrarre viscidio e masse polliniche, a conferma di quanto detto sopra (specie autogama).

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In evidenza il lungo pedicello e l'ovario stretto e allungato, giallastri di colore e in contrasto con le brattee.

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Foto di "gruppo", il lungo pedicello si vede anche da lontano.