Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Inviato 25 Aprile 2016 Pluteus satur Kühner & Romagn. 1956 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Sezione Celluloderma Sottosezione Eucellulodermini Foto e Descrizioni Cappello marrone, finemente ma abbondantemente rugoso, opaco. Gambo bianco giallastro, fibrilloso. Pileipellis con elementi globosi, sferopeduncolati, piriformi. (ssez. Eucellulodermini). Cheilocistidi clavati, largamente clavati, abbondanti, riuniti a ciuffi. Pleurocistidi ellissoidali, sferici, con corto peduncolo. Spore ellissoidali. Discussione I campioni presentati appartengono alla sezione Celluloderma, sottosezione Eucellulodermini per la tipologia delle cellule della pileipellis, solo sferopeduncolate e piriformi. I caratteri che conducono ad identificare questa specie come Pluteus satur sono il colore bruno del cappello che presenta un basso umbone, assenza di colorazioni blu nel gambo, il filo della lamella non bruno, le spore cortamente ellissoidali, subglobose, la presenza di cheilocistidi senza appendice, la presenza di una maggioranza di pleurocistidi ellissoidali, sferici, non fusiformi-lageniformi. È da notare come autori diversi abbiano opinioni diverse riguardo alla sistematica del genere Pluteus, con particolare riferimento alla sottosezione Eucellulodermini. Vellinga nel 1985 nega la validità del carattere della morfologia dei pleurocistidi per differenziare le specie, e sinonimizza P. nanus, P. satur (bruni) e la loro variante grigia P. griseopus. Orton nel 1986 critica queste sinonimizzazioni sostenendo la vaidità delle specie da lui create P.griseopus e P. pallescens, e sostiene che bisogna prendere in considerazione come carattere la maggioranza dei pleurocistidi, che in P. satur e P.griseopus sono ellittico-utriformi, con apice fino largo da 10 a 20 µm nella sua chiave, mentre in P. nanus e P. griseoluridus sono lageniformi con apice di larghezza massima di 14 µm. Citérin e Eyssartier in un lavoro del 1998, basato sulle chiavi di Orton distinguono: P. griseopus; P. satur per i pleurocistidi utriformi o ellittici; P. phlebophorus; P. nanus; P. griseoluridus per i pleurocistidi fusiformi, lageniformi. Vizzini, Justo e altri autori hanno scritto un interessante articolo nel 2010, basato su studi molecolari, in cui fanno il punto su diversi gruppi "difficili" all'interno del genere Pluteus eVolvopluteus, e spiegano come i dati molecolari supportino la separazione delle tre specie P. nanus, P. phlebophorus e P. chrysophlebius, ma che per P. nanus, P. satur, P. griseopus (ed altre specie) ci sarà bisogno in modo significativo di nuove raccolte per poter capire le corrispondenze tra specie morfologiche e dati molecolari. Bibliografia AA.VV., 1990. Pleurotaceae, Pluteaceae and Tricholomataceae I. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 2. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C. AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. CITÉRIN & EYSSARTIER, 1998. Cle analytuque du genre Pluteus Fr.. Documents Mycologiques, XXVIII (111): 47-67 EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. JUSTO, A. et al., 2010. Species recognition in Pluteus and Volvopluteus (Pluteaceae, Agaricales): morphology geography and phylogeny. Mycological Progress. ORTON, P.D., 1986. British Fungus Flora 4. Pluteaceae: Pluteus & Volvariella. Edinburgh: Royal Botanic Garden. Regione Umbria; Giugno 2013; Foto di Tomaso Lezzi e Luigi Minciarelli. Comitato Scientifico A.Mi. Umbria 2013. Bevagna. (Exsiccatum TL20130529-03) Cappello marrone scuro, più chiaro dopo una giornata. Particolare del cappello interamente rugosetto. Lamelle e gambo. Cuticola con elementi sferici, piriformi, tipici della sottosezione Eucellulodermini. 400×, Acqua. 400×, Acqua. 400×, Acqua. 400×, Acqua. 100×, rosso Congo. Cheilocisitidi 400×, rosso Congo. Pleurocistidi di forma molto variabile 400×, rosso Congo. Spore e Basidi, 400×, rosso Congo. Spore 1000×, Acqua.
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