Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale Group Sinonimi Leontodon taraxacum L. Taraxacum dens-leonis Desf. Taraxacum retroflexum Lindb. Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nome italiano Tarassaco; Dente di leone; Piscialetto; Soffione. Etimologia Tarassaco deriva dal greco τάραξις (taraxis) = guarire, agitare; altri lo attribuiscono all’arabo tarahsaqun (una cicoriacea). L'epiteto specifico deriva dal latino medioevale officina = laboratorio, qui inteso nel senso di "laboratorio farmaceutico"; in riferimento alle sue proprietà medicinali. Descrizione Pianta erbacea perenne alta fino a 40 cm, con radice fittonante che si diparte in radichelle laterali, totale assenza di tunica ma con squame marroncine al colletto. Alla frattura secerne un lattice bianco colloso. Foglie Le foglie sono tutte in rosetta basale, di colore verde e dentate con una nervatura centrale e picciolo ben definito. Fiori I fiori ligulati sono di colore giallo sono portati su steli eretti, le squame involucrali di colore verde sono ripiegate all’esterno. Frutti I frutti sono acheni compressi, acuminati, il cui colore varia dal brunastro al biancastro. Dalla metà possiedono un becco lungo il doppio dell’achenio con in cima delle setole bianche a formare un globo piumoso (il pappo) che consente la dispersione naturale dei semi. Periodo di fioritura Fiorisce da Marzo a Novembre, ma si possono trovare stazioni fiorite anche negli altri periodi. Territorio di crescita Pianta molto comune su tutto il territorio italiano ad esclusione del Trentino Alto-Adige, cresce dal piano fino a 1700 m. s.l.m. Habitat Il suo habitat è ubiquitario, per cui si trova in qualunque posto nei prati, cigli stradali, campi coltivati e perfino nei giardini di città. Somiglianze e varietà •Taraxacum glaciale E.& A. Huet ex Hand.-Mazz., o Tarassaco appenninico, pianta endemica del Lazio, Abruzzo e Molise, pianta che non supera i 20 cm, con foglie a rosetta a margine intero, carnosa e leggermente ondulata, fiore di colore giallo pallido con squame involucrali appressate e le esterne più corte, radice fittonante con tunica assente. Benché sia endemica è solo protetta nel Molise dalla LEGGE REGIONALE 23 febbraio 1999, n.9 •Taraxacum obovatum (Willd.) DC. o Tarassaco obovato, pianta perenne che nasce in EmiliaRomagna, Toscana,Abruzzo, Puglia Basilicata e Isole maggiori, anch’essa con foglie a rosetta basale di forma ovale lucide e con breve picciolo, fiori gialli con screziature esterne sulle ligule, squame involucrali in 3 o 4 file con leggera pruina, radice carnosa con tunica rada. •Taraxacum megalorrhizon (Forssk.) Hand.-Mazz. Pianta perenne che nasce in Veneto, Piemonte, EmiliaRomagna, Toscana e in tutto il resto del sud Italia, con foglie a rosetta basale dentate grossolanamente , radice molto ingrossata e fittonante con peluria al colletto, numerosi fiori gialli con squame involucrali striate di bianco, protetto in Molise dalla LEGGE REGIONALE 23 febbraio 1999, n.9. Specie protetta Non ci sono note di protezione. Costituenti chimici I principali sono: sali minerali, zucchero, mucillagine, tannino, resina,vitamine (A, B, C ) , alcoli triterpenici, steroli, mucillagine, resina, inulina, acidi organici, un principio amaro (tarassacina). Flavonoidi nelle foglie. Un alcaloide (tarassina), aminoacidi (asparagina, arginina). Uso Alimentare Il Tarassaco ha un notevole valore da un punto di vista alimentare. Le foglie, alquanto amare, sono commestibili sia crude, in insalata, che cotte in varie maniere: costituiscono un alimento nutriente, ricco di proteine, carboidrati, sali minerali e vitamine. I fiori non ancora schiusi possono essere usati in frittate o conservati sotto aceto, come i capperi. Foglie e radici vengono usate per aromatizzare birre vegetali e aperitivi. Fiori, foglie e radici vengono comunemente utilizzati per preparare tisane. Le radici delle piante vecchie di due anni, raccolte in autunno, seccate e tostate costituiscono un buon sostituto del caffè. Uso Cosmetologico Il tarassaco esercita azione depuratrice sull’intero organismo e, di conseguenza, sulla pelle. Poco utilizzato per via esterna, per uso interno ha un buon effetto cosmetico su pelli grasse e impure. Uso Farmacologico La moderna ricerca ha confermato le attività coleretiche del Tarassaco, note nella medicina popolare; esso risulta quindi utile nei casi di insufficienza epatica e biliare. Il Taraxacum officinale, in particolare, è stato oggetto di ricerche in campo farmacologico che hanno accertata l’attività antiinfiammatoria, antiossidante e citotossica degli estratti. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità Il tarassaco è un rimedio largamente usato in Erboristeria. E’ un efficace diuretico e inoltre, poiché contiene alti livelli di Sali di potassio, può rimpiazzare il potassio che viene perduto dall’organismo con l’uso dei comuni diuretici di sintesi. Tutte le parti della pianta, specialmente le radici, sono aperitive, colagoghe, depurative, diuretiche, lassative, stomaciche, lassative e toniche. Le radici, soprattutto fresche, esercitano inoltre azione ipoglicemizzante e debolmente antibiotica e antibatterica. Foglie e radici vengono utilizzate sotto forma di tisana o, se ne ricavano estratti e tinture, in grado di esercitare un’azione più potente. Il latice contiene varie sostanze (alcool cerilico, glicerolo, caoutchouc, tarassasterolo); può venire utilizzato per togliere verruche e porri. Note Il nome comune “piscialetto”è dovuto al fatto dell’azione diuretica che la pianta esplica con le sue proprietà. Ottimo nutrimento per ovini, suini e bovini, anche le api sono ghiotte del suo nettare e lo bottinano. I fiori del Tarassaco possono venire aggiunti al Compost per incrementare l’attività dei batteri ed abbreviarne i tempi di maturazione. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Taraxacum officinale (group); Regione Piemonte loc. Montezemolo, 734 m s.l.m.; Aprile 2004; Foto di Marika Ligure. Taraxacum officinale (group) in pieno campo.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Liguria, 150 m s.l.m., Marzo 2009; Foto di Marika Ligure. Foglie in rosetta basale.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Liguria, 150 m s.l.m., Marzo 2009; Foto di Marika Ligure. Il pappo.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Marche; Marzo 2008; Foto di Pietro Curti.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Marche; Marzo 2008; Foto di Pietro Curti. Squame involucrali.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Marche; Agosto 2008; Foto di Pietro Curti. Acheni a formare il pappo e centralmente il bottone.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Emilia Romagna; Marzo 2008; Foto di Gianni Bonini. Foglia, superiormente.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Emilia Romagna; Marzo 2008; Foto di Gianni Bonini.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Emilia Romagna; Marzo 2008; Foto di Gianni Bonini. Pappo.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 17 Agosto 2011 Autore Inviato 17 Agosto 2011 Taraxacum officinale (group); Regione Liguria, 150 m s.l.m., Marzo 2009; Foto di Marika Ligure. Foglie e fiore da sotto a mostrare le squame involucrali.
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