Archivio Micologico Inviato 2 Maggio 2016 Inviato 2 Maggio 2016 Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Ordine Polyporales Famiglia Meruliaceae Foto e descrizioni Specie saprotrofa, cresce su rami secchi di latifoglie anche viventi causando carie bianca. Forma basidiomi generalmente resupinati ma anche espanso-reflessi. La superficie pileica, quando visibile è pubescente, lievemente zonata e di colore variabile, grigiastra o marrone chiaro, a volte verdognola per la colonizzazione da parte di alghe. Margini più chiari, anche biancastri. Imenio costituito da idni strettamente appressati lunghi fino a 3 mm di colore arancio. Spore ellissoidali 3,4-3,8 × 2,2-2,5 µm. Specie simili Steccherinum bourdotii Saliba & David è facilmente confondibile con la nostra specie e si disingue per la presenza di aree rossastre sul basidioma e per le spore più grandi e subglobose con guttula centrale. Regione Lombardia, località Parco Nord di Milano; Ottobre 2014; Foto di Marco Barbanera, microscopia di Sergio Mombrini. Crescita su rami secchi di Carpinus betulus. Superficie pileica. Si può notare la pubescenza della superficie pileica. Imenoforo di giovani esemplari. Esemplari più sviluppati. Spore ellissoidali 3,4-3,8 × 2,2-2,5 µm.
Archivio Micologico Inviato 2 Maggio 2016 Autore Inviato 2 Maggio 2016 Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray; Regione Lombaria, loc.Gera d'Adda; Marzo 2014; Foto, commento e microscopia di Angelo Mariani. Basidioma resupinato con la superficie imeniale formata da fitti aculei più o meno ocracei, margine poco rialzato, biancastro. Spore 3-3,5 × 2-2,5 µm, scheletocistidi 50-100 (130) × 7-10 µm, incrostati. Sistema ifale dimitico. Foto allo stereomicroscopio. Microscopia Spore. Vista dell'aculeo. Scheletocistidi. Ife del sistema ifale e scheletocistidio.
Archivio Micologico Inviato 20 Marzo 2020 Autore Inviato 20 Marzo 2020 Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray; Regione Umbria; Marzo 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. Fungo rinvenuto su legno a terra di Cerro, resupinato, diffuso dal legno alle foglie adiacenti. Imenoforo di colore ocraceo chiaro, costituito da aculei fitti, sottili, alti circa un millimetro, con apici da appuntiti ad arrotondati, taluni biforcati. Margine più o meno netto, leggermente fimbriato, senza rizomorfe, biancastro e un poco feltrato. Sistema ifale dimitico, presenza di GAF; cistidi cilindrici, fortemente incrostati lunghi fino a 100 µm e larghi 5-10 µm; basidi subclavati, tetrasporici, 15-20 × 4-5 µm; spore ellissoidali, lisce, guttulate e inamiloidi 3-4 × 2-3 µm; Qm = 1,3. Steccherinum bourdotii Saliba & A. David, molto simile macroscopicamente si distingue per le spore più grandi e subglobose. Steccherinum robustius (J. Erikss. & S. Lundell) J. Erikss. si differenzia per i colori più accesi, sul rosso-arancio, per il margine nettamente fimbriato e per i cistidi più corti e tendenzialmente più larghi. Sistema ifale dimitico. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Cistidi cilindrici, fortemente incrostati lunghi fino a 100 µm e larghi 5-10 µm. Osservazione in tampone alla glicerina a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Basidi subclavati, tetrasporici, 15-20 × 4-5 µm. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Spore ellissoidali, lisce, guttulate e inamiloidi 3-4 × 2-3 µm; Qm = 1,3. Osservazione in acqua da sporata a 1000×. Osservazione in Melzer a 1000×.
Archivio Micologico Inviato 20 Marzo 2020 Autore Inviato 20 Marzo 2020 Steccherinum ochraceum (Pers. : Fr.) Gray; Regione Umbria; Marzo 2018; Foto di Mario Iannotti. Stessa raccolta fotografata con l'amico Stefano Rocchi e dallo stesso magistralmente verificata microscopicamente.
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