Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank 2014 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Boletaceae Sinonimi Boletus fechtneri Velen. 1922 Boletus appendiculatus var. pallescens Konrad 1929 Etimologia Dal latino fechtneri = di Fechtner, da nome proprio. Cappello 8-20 cm, inizialmente emisferico poi convesso-pulvinato, carnoso, con il margine eccedente, regolare; cuticola vellutato-feltrata, pruinosa, sericea, di colore da grigio-biancastro a grigio-crema, grigio-bruno, nocciola, talvolta con lievi sfumature rosate sul bordo. Imenoforo Tubuli lunghi, arrotondato-adnati, inizialmente gialli poi giallo-olivastri, viranti all'azzurro-verdastro alla sezione; pori molto piccoli, stretti, arrotondati, concolori ai tubuli, azzurro-bluastri alla pressione. Gambo 8-15 × 3-6 cm, cilindraceo, ventricoso, ingrossato alla base, talvolta subradicante, di colore generale giallo cromo, con colorazioni rosato-rossastre più o meno persistenti, sovente organizzate in una zona anulare, talvolta diffuse su tutta la superficie o ancora appena accennate; leggero reticolo a maglie sottili e allungate, di norma concolore al fondo. Carne Soda e compatta nei giovani poi molle negli esemplari maturi, giallina, virante all'azzurro-verdastro alla sezione, in maniera più evidente sul cappello e all'apice del gambo, talvolta rosato-rossastra alla base; sapore dolce, odore gradevole negli esemplari giovani, invecchiando assume un'odore sgradevole di fermentazione, di sostanze chimiche o di pittura a tempera. Habitat Cresce isolato o in piccoli gruppi in boschi caldi di latifoglie (Faggio, Castagno, Quercia), più raramente sotto conifere associato a Peccio, spesso su suolo calcareo, dall'estate all'autunno. Commestibilità e Tossicità Buon commestibile dopo cottura, al pari delle altre specie appartenenti a questo Genere. Specie simili Il genere Butyriboletus (ex sezione Appendiculati del genere Boletus) comprende funghi boletoidi aventi imenio (tubuli e pori) e carne dolciastra di colore giallastro, fino reticolo concolore e viranti, o non, alla sezione o per manipolazione. Stabilito che Boletus è monofiletico e usato per B. edulis e relativo gruppo, è stato creato il genere Butyriboletus. Il nome del genere è dovuto alla colorazione dell’imenio, del gambo e della carne che ricorda appunto il burro naturale, tanto che in alcuni stati in U.S.A. vengono comunemente chiamati “butter boleti”. Butyriboletus appendiculatus = Boletus appendiculatus, è caratterizzato da tinte pileiche bruno-rossastre e base del gambo tipicamente attenuata e radicante. Le forme del nostro fungo con cappello particolarmente chiaro potrebbero generare confusioni con le specie del genere Caloboletus (C. radicans e C. calopus) dalla carne tipicamente amara e dall’odore sgradevole di colla vinilica. Rubroboletus pulchrotinctus (Alessio) Kuan Zhao & Zhu L. Yang è diversamente caratterizzato da cuticola con colorazioni rosate diffuse, più cariche al margine e carne rosata sotto la cuticola. Altra possibile confusione potrebbe avvenire con le forme a pori gialli di Rubroboletus satanas. Osservazioni I pori gialli, i toni del pileo grigio-caffèlatte e le sfumature rosato-rossastre sul gambo agevolano la determinazione. La carne di questa specie, in particolar modo nei periodi caldi, è facilmente invasa da larve. Regione Emilia Romagna; Settembre 2012; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di Faggio, il suo habitat tipico. Questo fungo raggiunge dimensioni importanti, il cappello è carnoso, asciutto, feltrato ma appena lucido se in ambiente umido, la cuticola eccede il margine; il colore è di tonalità chiara tra il nocciola il bruno e il grigio; i pori sono gialli come pure i tubuli e virano al verdastro o azzurrognolo al tocco o al taglio. Il gambo è cilindrico ingrossato alla base; giallo carico; a volte con sfumature rossicce che formano una zona anulare nella sua parte bassa ma che possono occuparne anche tutta la superficie. La carne è biancastra, soda negli esemplari giovani, di solito vira leggermente all'azzurro nel cappello. Sapore dolce, odore gradevole ma solo negli esemplari giovani. Ottimo commestibile dopo cottura.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank Regione Lombardia; Anno 2004; Foto di Emilio Pini.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Lombardia; Luglio 2005; Foto di Massimo Biraghi.Sezione e viraggi.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Lombardia; Luglio 2009; Foto di Massimo Mantovani.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Toscana; Giugno 2009; Foto di Alessandro Francolini.Boletalecea tipica della stagione calda, con habitat presso latifoglie (Castagno, Quercia, Faggio) e più raramente presso conifere (peccio). Cuticola asciutta, vellutata o sericea di colore variabile dal grigio-biancastro al bruno-nocciola ma sempre con tonalità chiare; il margine pileico è eccedente e a volte sfumato di rosa. Tubuli gialli nei giovani esemplari, poi giallo-olivastri, viranti all’azzurro-verde al taglio; pori piccolissimi, concolori ai tubuli, bluastri al tocco. Il gambo ha forma da cilindrica a ingrossata alla base, con colore di fondo giallo-cromo ma presenta sovente sfumature rosate più o meno diffuse o disposte in una fascia anulare. Reticolo a maglie piccole e concolori al fondo. Carne dal sapore dolce e dall’odore (più gradevole negli esemplari giovani) che alcuni Autori paragonano a quello dei coloranti a tempera. Commestibile buono solo dopo adeguata cottura, così come le altre specie appartenenti alla Sezione Appendiculati.Superficie poroide giallo-cromo, così come il colore di fondo del gambo, con sfumature rosate.Reticolo.ll cappello, screpolato per la stagione secca; carne giallina sotto la cuticola.Particolare delle maglie del reticolo.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Emilia Romagna; Ottobre 2009; Foto di Gianni Bonini.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Emilia Romagna; Agosto 2010; Foto di Gianni Bonini.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Toscana, Villafranca in Lunigiana; Settembre 2011; Foto di Massimo Biraghi. Bosco di roverella.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Emilia Romagna; Luglio 2011; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 7 Marzo 2016 Autore Inviato 7 Marzo 2016 Butyriboletus fechtneri (Velen.) D. Arora & J.L. Frank; Regione Emilia Romagna; Settembre 2012; Foto di Gianni Bonini.
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