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Inviato

Ficaria verna Huds.

Sinonimi
Ficaria degenii Hervier
Ficaria vulgaris A.St.-Hil.
Ficaria ranunculoides Roth
Ranunculus ficaria L.

Tassonomia
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae

Nome italiano
Favagello, erba fava, erba da emorroidi.

Etimologia
Il nome generico Ranunculus è un termine latino che significa "ranocchio" e si deve al fatto che molte specie di ranuncoli prediligono ambienti acquatici o per lo meno umidi, così come le rane; la prima attribuzione di questo nome in riferimento a Ranunculus sp. pl. risale a Plinio il Vecchio (I sec. a. C.), e fu poi adottato da J. P. Tournefort (1656 - 1708) nel Settecento, e poi da Linneo (1707 - 1778), a cui è attribuito il genere (1753).

L'attributo specifico viene invece dal latino ficus = fico, in relazione alla forma dei piccoli tuberi radicali rigonfi, dall'aspetto simile a dei fichi; ficaria significa, giustappunto, "che produce fichi". Il fatto che R. ficaria porti generalmente 3 sepali (anziché i 5 che caratterizzano le altre specie del genere Ranunculus), portò J. J. Dillen (Dillenius, 1687 – 1747) a collocarlo sistematicamente in un genere separato, che denominò Ficaria, ora considerato semplice sottogenere di Ranunculus.

Descrizione
Ranunculus ficaria L. è una pianta erbacea perenne, glabra, con radici fascicolate e carnose, biancastre, e con tuberetti radicali bianco-brunastri (4,5 x 10 mm) a forma di fico oppure di dimensioni maggiori, oblunghi (lunghezza fino a 3 cm); fusti con asse cavo, prostrato-ascendenti e radicanti ai nodi, che si ergono solo con scapi uniflori alti fino a un massimo di 30 cm e con diametro max di 5 mm.

Foglie
Le foglie sono picciolate, subcarnose e glabre; picciolo slargato alla base; lamina da ovata a reniforme, con base sempre cordata, sulla pagina superiore di colore verde intenso e lucido, spesso con maculatura biancastra fra le nervature principali e/o scuramente brunastre a cavallo del nervo mediano (a volte anche di alcuni nervi laterali), pagina inferiore di un verde più opaco; nervatura radiato-reticolata evidente su entrambe le pagine; margine da subintero a ondulato, a volte lobato nella porzione basale, apice ottuso.

Foglie radicali con lamina mediamente 5 x 6,5 cm, lungamente (7-11 cm) picciolate; quelle cauline di dimensioni ridotte (2 x 2,5cm), con picciolo decisamente più breve e portante, generalmente, dei bulbilli all'ascella (che consentono la propagazione agamica della pianta).

Fiori
Caratteristica del genere Ranunculus è la disposizione verticillata degli elementi perianziali (calice e corolla) e spiralata degli elementi sessuali (stami e carpelli). Calice generalmente costituito da 3 sepali (raramente 4 o 5) ovati e ± scariosi, di colore verde-biancastro o verde-giallastro.
Corolla dialipetala con (6)8-11(14) petali da ellittici o obovati a lungamente ovati o oblunghi, di colore giallo vivo e lucente, alla base dei quali si trova una squama nettarifera di colore dorato. In popolazioni geograficamente separate si è riscontrata una cospicua differenza nel numero medio di petali (da circa 9 a circa 11) per esemplare, differenza che non sembra però avere implicazioni sistematiche.
Stami in numero molto elevato, come in tutte le piante del genere Ranunculus; antere gialle; gineceo apocarpico, cioè costituito da numerosi carpelli non saldati tra loro.

Frutti
Poliachenio, ossia infruttescenza costituita da numerosi achenii, in R. ficaria lunghi mediamente 2,5 mm, pubescenti o irsuti.

Periodo di fioritura
R. ficaria L. fiorisce da gennaio a maggio (con variazioni altitudinali e regionali).

Territorio di crescita
R. ficaria L. è specie spontanea dell'Europa, Medio Oriente e Africa settentrionale; presente in tutto il territorio italiano, isole comprese, con popolamenti aventi, in qualche caso, il carattere di tribù locali.

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Habitat
Zone fresche e umide dei prati ai margini dei boschi, o lungo i corsi d'acqua, nei piani basale e montano fino a 1300 m s.l.m.

Somiglianze e varietà
R. ficaria è facilmente distinguibile dagli altri ranuncoli a fiori gialli per avere generalmente 3 sepali (infatti le altre specie hanno sempre 5 sepali) e un numero variabile di petali (8-14; nelle altre specie sempre 5, eccetto R. bullatus L. che ne può contare da 5 a 12).

In Italia questa entità è rappresentata da 3 sottospecie, la cui chiave per distinguerle è la seguente:

1. Piante con fusto fiorifero poco sviluppato (< 8-10 cm), diametro dei fiori generalmente < 20 mm: R. ficaria subsp. calthifolius (Rchb.) Arcang. [= R. ficaria subsp. nudicaulis (Kerner) Hegi = Ficaria calthifolia Rchb. = R. calthifolius (Rchb.) Rchb.], presente in Piemonte, Veneto, Friuli V. G., Toscana, Abruzzo, Campania, Basilicata, presenza incerta nelle Marche.

1. Piante con fusto fiorifero ben sviluppato (10-30 cm), diametro dei fiori generalmente > 20 mm: 2

2. Fusti radicanti ai nodi, diametro dei fiori generalmente 20-30 mm: R. ficaria subsp. ficaria [include anche il taxon R. ficaria subsp. bulbilifer Lambinon], presente in tutte le Regioni italiane, eccetto Puglia e Basilicata.

2. Fusti non radicanti ai nodi, diametro dei fiori generalmente 30-50 mm: R. ficaria subsp. ficariiformis (F. W. Schultz) Rouy et Foucaud [= R. ficariiformis F. W. Schultz = Ficaria grandiflora Robert = R. ficaria subsp. grandiflorus (Robert) Cout.], manca in Val d'Aosta, Piemonte, Trentino A. A. e Veneto.

Specie protetta
Non vi sono leggi a carattere locale, regionale, o nazionale, o direttive internazionali che tutelino questa specie.

Costituenti chimici
Acidi fenolici, flavonoidi (camferolo, quercetina, apigenina, luteolina), minerali, vitamina C.
Nei tuberi saponine triterpeniche, aminoacidi, un disaccaride (genziobiosio).
Nella pianta fresca ranuncolina (glicoside), protoanemonina (alcaloide) dopo la fioritura.

Uso alimentare
Questa pianta entra nella lista del Ministero della Salute per l'impiego non ammesso nel Settore degli Integratori Alimentari.
Malgrado alcuni dei componenti le conferiscano un variabile grado di tossicità, è considerata commestibile, anche se soltanto prima della fioritura, durante e dopo la quale si sviluppa la protoanemonina, una sostanza irritante per le mucose e per la pelle.
Le foglie giovani possono essere utilizzate fresche, in insalata, o cotte e consumate come gli spinaci. I tuberi sono nutrienti e possono essere cotti ed usati come contorno vegetale. I boccioli, ancora chiusi, in alcune culture vengono messi in conserva e utilizzati come i capperi.
E' comunque consigliabile molta cautela nel consumo.

Uso cosmetologico
I componenti attivi rendono questa pianta irritante per pelle e mucose e non si conoscono usi cosmetici per essa.

Uso Farmacologico
Per uso topico, le saponine presenti esercitano attività antiemorrodale, fungicida e, insieme al tannino, hanno potere astringente. La protoanemonina presente nella pianta fresca ha proprietà antibatteriche, rubefacienti, vescicatorie e revulsive.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Nel nostro paese questa specie è compresa nell’elenco delle piante di esclusiva utilizzazione medicamentosa, vendibili solo in farmacia.
Nella medicina popolare Ranunculus ficaria è stata tradizionalmente utilizzata nel trattamento topico di ulcere, emorroidi, ragadi anali, e per favorire la guarigione dell'episiotomia, dopo il parto. Per l'uso interno se ne conoscono utilizzi tradizionali, in varie culture, come astringente. I petali sono stati utilizzati per sbiancare i denti.
La presenza di principi tossici rende consigliabile l'utilizzo terapeutico esclusivamente sotto controllo medico.

Note
L'azione irritante della pianta era sfruttata dai soldati di leva per prodursi ulcerazioni ai piedi ed evitare le marce.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini, G.B. Pau - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Link utili

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

Ranunculus ficaria L. - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m s.l.m., inizio maggio 2008 - foto di R.M. Fondi

Questo ranuncolo ha la tendenza ad espandersi, formando tappeti erbosi di discreta estensione.

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