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Russula farinipes Romell 1893

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Russula
Sottogenere Ingratula
Sezione Ingratae
Sottosezione Farinipedes

Etimologia
Dal latino farina = farina e pes = piede, dal gambo farinoso, pruinoso.

Cappello
Di dimensioni medio-piccole, 3,5-8 cm, all'inizio convesso, poi appianato e infine depresso, scanalato per un lungo tratto verso il margine, cuticola liscia, leggermente viscida a tempo umido, di colore ocra abbastanza uniforme.

Lamelle
Inizialmente abbastanza fitte, ma ben spaziate a maturità, ad andamento rettileneo, poco fragili e un po' decorrenti al gambo, di colore biancastro anche a maturità, inframmezzate da qualche lamellula. Sporata bianco puro, Ia.

Gambo
Di forma tendenzialmente cilindrica, inizialmente sodo e pieno, poi cavernoso e infine cavo, bianco, talvolta con qualche macchia gialla verso la base, si tinge di giallo-ocra alla manipolazione, superficie pruinosa per la presenza di caulocistidi.

Carne
Soda e abbastanza elastica per il genere, bianca, lievemente ingiallente verso la superficie, con odore lieve fruttato e sapore nettamente piccante.

Reazioni chimiche
Non testate personalmente. Solfato ferroso rosa-arancio, Guaiaco subnullo, KOH negativo.

Habitat
Specie poco comune, si riviene nei boschi di latifoglie, sopratutto sotto querce a foglia caduca, Fagus sylvatica e Corylus avellana.

Microscopia
Spore di piccole dimensioni, 6,5-8 × 5,8-6,7 µm ornate da piccole verruche appuntite prive di connessioni. Basidi tetrasporici, clavati.
Cistidi imeniali fusiformi larghi 8-10 µm. Pileipellis formata da peli a volte nodosi, dermatocistidi fusiformi e unicellulari larghi fino a 10-11 µm, presenti numerose ife laticifere in profondità. Caulocistidi a contenuto giallo-oro.

Commestibilità e tossicità
Specie tossica e responsabile di forme gastroenteriche incostanti.

Osservazioni
Russula farinipes appartiene alla Subsezione Farinipedes che si distingue all'interno della Sezione Ingratae per comprendere specie a sporata bianca di dimensioni contenute, con carne moderatamente elastica e odore gradevole fruttato. L'unica altra specie di questa Subsezione è Russula pallescens Karsten, specie presente in nord Europa che si distingue agevolmente per la taglia ancora più minuta, l'habitat di conifere e le spore con verruche interconnesse da creste. Caratteristica peculiare di questa Russula è la tendenza del gambo a ingiallire alla manipolazione a causa dello schiacciamento dei caulocistidi a contenuto giallo-oro che ne ricoprono l'intera superficie.

Specie simili
Alcune Russula della Subsezione Foetentinae possono a prima vista apparire simili, tuttavia si possono agevolmente riconoscere per la sporata crema e non bianca. Russula fellea si riconosce per la taglia maggiore e la microscopia totalmente diversa. Russula solaris si distingue per il cappello più marcatamente giallo, la consistenza fragile e la sporata crema carico.

Bibliografia
SARNARI, M., 1998. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Primo. Trento: Ed. AMB.
GALLI, R., 2003, 2a Ed. Le Russule. Ed. GalliONSIGLIO, G. & PAPETTI, C., 2009. Atlante dei Funghi d’Italia. Vol. 3. Ed. AMB.
ROMAGNESI, H., 1967. Les Russules d'Europe et d'Afrique du Nord. Ed. Bordas. (Parigi)

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marco Barbanera - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Lombardia, località Mandello del Lario; Settembre 2015; Foto di Marco Barbanera, microscopia di Angelo Mariani.

Crescita sotto latifoglie in un bosco formato principalmente da Ostrya carpinifolia e Corylus avellana.

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Particolare delle lamelle appena decorrenti e del gambo macchiato di giallastro in seguito a manipolazione.

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Spore 6,5-8 × 5,8-6,7 µm ornate da verruche isolate. Osservazione in Melzer a 1000×.

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Basidi clavati tetrasporici. Osservazione in rosso congo a 1000×.

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Cistidi imeniali fusiformi, larghi fino a 8-10 µm. Osservazione a 1000×.

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Caulocistidi a contenuto in parte giallo-oro. Osservazione in acqua a 1000×.

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Ife della pileipellis. Osservazione a 1000×.

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Dermatocistidi fusiformi e unicellulari, larghi fino a 10-11 µm.

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Dermatocistidi fusiformi e unicellulari, larghi fino a 10-11 µm.

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Ife laticifere.

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