Archivio Micologico Inviato 7 Gennaio 2017 Inviato 7 Gennaio 2017 Cylindrobasidium laeve (Pers. : Fr.) Chamuris 1984 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Physalacriaceae Sinonimi Corticium laeve Pers. : Fr. 1794 Cylindrobasidium evolvens (Fr. : Fr.) Jülich 1974 Etimologia Dal greco kýlindros [κύλινδρος] = cilindro e dal latino scientifico basidium = basidio, per via dei basidi cilindrici, strettamente clavati. Dal latino laévis, e = liscio, leggero, delicato, per la morfologia del basidioma. Carpoforo Resupinato, adeso al substrato, talvolta revoluto per tutto il suo perimetro, facilmente separabile dal legno; nei giovani esemplari ha la superficie sterile fimbriata ai bordi, finemente tomentosa, cotonosa, morbida e bianca. L’imenoforo è invece liscio o un poco tubercolato, da biancastro a crema chiaro, con la tendenza a screpolarsi concentricamente negli esemplari maturi, divenendo areolato o fessurato. La carne è sottilissima, alta circa un millimetro, prima tenera poi membranosa. Habitat Cresce di norma su legno di latifoglia. È stato rinvenuto su Ontano, Lentisco, Pioppo, Quercia, Faggio, Olmo, Acero ed Edera. Microscopia Sistema ifale monomitico. Ife munite di GAF nei setti, a parete sottile o anche leggermente spesse, di larghezza inferiore ai 5 µm e con gocce oleose all’interno. Spore 7-9,7 × 4,7-6,7 µm, da ellissoidali a larmiformi, ialine, lisce, a parete sottile ed apicolo evidente; non amiloidi, né destrinoidi. Basidi 50-70 × 6-8 µm, strettamente clavati, allungati, tetrasporici, con sterigmi lunghi da 4,5 a 5,5 µm. Leptocistidi fusiformi 40-50 × 5-7 µm, a parete sottile e non incrostati. Commestibilità e Tossicità Non commestibile. Specie simili Esistono in Europa altre specie appartenenti al genere Cylindrobasidium come Cylindrobasidium eucalypti (M. Dueñas & Tellería) Tellería & Melo e Cylindrobasidium torrendii (Bres.) Hjortstam, che hanno però spore più piccole, rispettivamente 5-6,5 × 3-4 µm il primo e 6-7,5 × 4-5 il secondo. Da un punto di vista macroscopico ha cromatismi analoghi Dacryobolus karstenii (Bres.) Oberw. ex Parmasto ma quest’ultimo si distingue per le spore allantoidi. Osservazioni Si tratta di un fungo lignicolo, assai diffuso in tutta Europa e molto comune anche in Italia. La sinonimia con Cylindrobasidium evolvens in passato è stata oggetto di controversie, ma attualmente il binomio Cylindrobasidium laeve è accettato da gran parte degli studiosi come prioritario. Bibliografia BERNICCHIA, A. & GORJON, S.P., 2010. Corticiaceae s.l. Fungi Europæi. Vol 12. Alassio (SV): Ed. Candusso. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi. Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Novembre 2016; Su catasta di legna tagliata (Spello - PG); Foto e microscopia di Stefano Rocchi. (Exsiccatum SR20161114-02) Sistema ifale monomitico. Ife munite di GAF nei setti, a parete sottile o anche leggermente spesse, di larghezza inferiore ai 5 µm e con gocce oleose all’interno. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Spore 7-9,7 × 4,7-6,7 µm, da ellissoidali a larmiformi, ialine, lisce, a parete sottile ed apicolo evidente; non amiloidi, né destrinoidi. Osservazione in Melzer a 1000×. Basidi 50-70 × 6-8 µm, strettamente clavati, allungati, tetrasporici, con sterigmi lunghi da 4,5 a 5,5 µm. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Leptocistidi fusiformi 40-50 × 5-7 µm, a parete sottile e non incrostati. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.
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