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Melanoleuca verrucipes (Fr.) Singer 1939 Tassonomia

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Sottoclasse Holobasidiomycetidae
Ordine Agaricales
Sottordine Agaricineae
Famiglia Pluteaceae Sezione Humiles (stipite squamuloso o verrucoso, di solito più lungo del diametro del pileo)

Sinonimi
Armillaria verrucipes Fr. 1872
Melanoleuca verrucipes f. verrucipes (Fr.) Singer, 1939
Melanoleuca verrucipes var. verrucipes (Fr.) Singer 1939
Melanoleuca verrucipes var. subverrucipes Raithelh. 2004
Melanoleuca verrucipes f. adsentiens (P. Karst.) Fontenla & Para 2013

Etimologia 
L'epiteto Melanoleuca deriva dagli attributi greci: mèlas [μέλας, μέλαινα, μέλαν] = nero, scuro e leucòs [λευκός ,-ή,-όν] = bianco; 
cioè nero e bianco, per i colori contrastanti che spesso questo genere mostra tra cappello e gambo.
L'epiteto verrucipes deriva dai sostantivi latini: verrūca, -ae = verruca e pes, pedis = piede; per le evidenti verruche nere presenti lungo tutto il gambo.

Cappello
Dai 3 ai 15 cm, all'inizio convesso, poi piano convesso, infine concavo fino a imbutiforme, con umbone ottuso e margine tipicamente involuto, soprattutto negli esemplari più giovani. Bianco candido, leggermente crema, soprattutto con l'età. Umbone spesso più scuro, ocraceo. Liscio ma con cuticola frammentata negli esemplari più maturi.

Lamelle
Larghe, fitte, adnato-smarginate per un dentino, decorrenti, sinuose, con profilo spesso irregolare, di colore bianco, con filo concolore. Intervallate da abbondanti lamellule.

Gambo
4-15 × 0,5-2,5 cm, rettilineo, subcilindrico nei giovani, spesso clavato negli esemplari maturi, a volte con presenza di un bulbo. Con costolature verticali che a volte si interrompono, presenti soprattutto negli esemplari più maturi. Sempre interamente ricoperto da evidenti verruche nero-brunastre su fondo bianco, da cui il nome della specie.

Carne
Immutabile; bianca nel cappello; bianca nel gambo, ma striata di ocra, in particolar modo vicino alla parte esterna del gambo, dove si presenta più scura, con un odore particolare di coccoina e mandorle amare. Sapore neutro.

Commestibilità e tossicità
La commestibilità di questa specie non è ben conosciuta.

Habitat
Questo ritrovamento è avvenuto sotto Abete bianco con presenza anche di alcuni esemplari di Abete rosso. Su campioni a terra, ma con il micelio strettamente aderente a frustoli di legno interrati.

Specie simili
È una delle poche specie di Melanoleuca che si può determinare con sicurezza sul campo, anche solo in base ai suoi caratteri macroscopici. Non esistono infatti specie simili, in quanto le altre Melanoleuca bianche hanno il gambo bianco come questa, ma senza verruche scure.
Alcuni Leucopaxillus bianchi, come Leucopaxillus candidus (Bres.) Singer, potrebbero somigliare, ma nessuno di questi ha verruche nere sul gambo.
Alcuni Leucoagaricus bianchi potrebbero somigliare, ma tutti i Leucoagaricus mostrano un anello e nessuno ha verruche nere sul gambo.

Note
Specie poco comune, da alcuni definita rara, ma che sembra stia aumentando la sua distribuzione negli anni.

Microscopia
Spore 7,2-8,5 × 4,1-5,9 µm; valori medi 8,0-4,9; Q = 1,4-2,0; Qm = 1,7; ellissoidali, quelle mature sono finemente, ma abbastanza fittamente decorate, con basse verruche amiloidi minori di 0,5 µm di lunghezza.
Basidi tetrasporici, osservati rari bisporici.
Cheilocistidi scarsi, fusiformi, allargati, spesso con un'appendice allungata, ed un setto tra la parte ingrossata e l'appendice; apice a volte leggermente incrostato.
Pileipellis formata da ife settate, gli elementi terminali risultano cilindrici, anche ramificati, con apici arrotondati, solo alcune ife terminali del centro della pileipellis mostrano un pigmento bruno.
Verruche del gambo formate da ife rigonfie dal profilo irregolare, nella parte più esterna catenulate e contenenti un pigmento bruno scuro. 
GAF non osservati in nessuno dei tessuti.
Abbiamo rilevato la presenza di cristalli, non solubili in soluzione ammoniacale, fortemente rifrangenti di profilo romboidale, di forma prevalentemente ottaedrica, distribuiti nelle ife delle lamelle, nella letteratura non abbiamo trovato riscontro sulla segnalazione di questi cristalli.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi e Luigi Minciarelli - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Trentino, Luglio 2018; Foto di Luigi Minciarelli.

Esemplari in posizione di crescita, sotto Abete bianco, su frustoli di legno interrati.

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Particolare delle verruche scure che ricoprono interamente il gambo bianco.

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Particolare del cappello, con la cuticola frammentata e il basso e largo umbone centrale.

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Sezione di un esemplare, in cui si vedono bene il colore della carne e il margine del cappello fortemente involuto.

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Lamelle e lamellule.

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Particolare dell'attacco delle lamelle al gambo e delle costolature irregolari.

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Regione Trentino, Luglio 2018; Foto di Tomaso Lezzi (leg. Luigi Minciarelli).

Lamelle smarginato-decorrenti.

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Le lamelle.

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Le caratteristiche verruche scure sul gambo costolato verticalmente.

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Negli esemplari maturi sono più evidenti le costolature verticali.

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La sezione.

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Regione Trentino, Luglio 2018; Foto e commenti di Microscopia di Tomaso Lezzi (leg. Luigi Minciarelli).

Spore 7,2-8,5 × 4,1-5,9 µm; valori medi 8,0-4,9; Q = 1,4-2,0; Qm = 1,7; ellissoidali, quelle mature sono finemente, ma abbastanza fittamente decorate, con basse verruche amiloidi minori di 0,5 µm di lunghezza. Osservazione in Melzer e lavaggio con Idrato di Cloralio. 1000×.

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Verruche del gambo formate da ife rigonfie dal profilo irregolare, nella parte più esterna catenulate e contenenti un pigmento bruno scuro. 

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Cheilocistidi scarsi, fusiformi, allargati, spesso con un'appendice allungata ed un setto tra la parte ingrossata e l'appendice; apice a volte leggermente incrostato. Osservazione in Rosso Congo, 400×.

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Cheilocistidi scarsi fusiformi, allargati, spesso con un'appendice allungata ed un setto tra la parte ingrossata e l'appendice; apice a volte leggermente incrostato. Osservazione in L4, 400×.

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Pileipellis formata da ife settate, cilindriche, con estremità arrotondate. Osservazione in Rosso Congo, 400×.

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Cristalli non solubili in soluzione ammoniacale, fortemente rifrangenti di profilo romboidale, di forma prevalentemente ottaedrica, distribuiti nelle ife delle lamelle, nella letteratura non abbiamo trovato riscontro sulla segnalazione di questi cristalli. Osservazione in Rosso Congo, 400×.

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