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Lepiota rocabrunae Consiglio & Migl. 2002

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae
Tribù Lepioteae 
Genere Lepiota
Sezione Lepiota (spore fusiformi)

Sinonimi
Lepiota pratensis (Bull.) Bigeard & H. Guill. 1909 (inval.), non Lepiota pratensis Speg. 1898

Etimologia
L'epiteto Lepiota deriva dal latino lĕpis, lepidis = squama e dal greco ὠτίον = orecchio, per le squame solitamente presenti solo sul cappello.
L'epiteto rocabrunae è dedicato al micologo catalano August Rocabruna.

Cappello
Specie piccola, intorno ai 3 cm, con umbone basso e ottuso, con colori aranciati abbastanza uniformi nei giovani esemplari, non differenziato al centro. Negli esemplari adulti la cuticola si dissocia in piccole squamette piatte, lasciando intravedere la carne sottostante più chiara, mentre il centro del cappello rimane indissociato. Sono presenti resti di velo bianco al bordo del cappello.

Imenoforo
Lamelle libere bianche, crema chiaro, con alcune lamellule, filo della lamella discolore, bianco. Sporata bianca.

Gambo
Cilindrico, bianco, arancio, ocraceo, con anello fioccoso poco definito, che si dissocia con l'età, nella parte bassa del gambo possono essere presenti leggere piccole fioccosità. Base allargata ricoperta da terreno, come per alcune Inocybe.

Carne
Carne biancastra, ocracea. Odore gradevole, quasi nullo.

Habitat
Prati e radure boschive.

Commestibilità e tossicità
Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

Microscopia
Cuticola a ife miste lunghe e corte, cilindriche a apice arrotondato, di lunghezza 170-270 × 7-11 µm, con subcouche di ife corte, cilindriche.
Basidi tetrasporici.
Spore 7,9-13,0 × 3,3-5,9 µm; Qm = 2,3; con apicolo evidente, fusiformi, ellissoidali, con frequente depressione soprailare, caratteristiche della sez. Lepiota.

Cheilocistidi di profilo vario, da clavati a lageniformi.
GAF presenti in tutti i tessuti.

Specie simili
Lepiota clypeolaria 
(Bull. : Fr.) P. Kumm., è simile ma ha i gambo più fioccoso e l'anello non così ben differenziato.
Lepiota latispora 
(Kühner ex Wasser) Bon e Lepiota kuehneriana Locq. hanno misure e tipologia sporale simile, ma si differenziano per l'aspetto macroscopico.
Lepiota oreadiformis var. laevigata (J.E. Lange) Bon ha spore fusiformi, ma con un allungamento maggiore
.

Note nomenclaturali
Autori diversi gestiscono questa specie e le sinonimie in modo diverso.
Bon (1999) nei suoi quaderni considera la specie Lepiota pratensis (Bull.) Bigeard & H. Guill.
Funga Nordica (2018) (Vellinga) considera sinonimi Lepiota oreadiformis Velen. = Lepiota laevigata (J.E. Lange) J.E. Lange = Lepiota pratensis (Bull.) Bigeard & H. Guill.
Consiglio e Migliozzi (2002) istituiscono la specie Lepiota rocabrunae perché Vellinga ha evidenziato che per la specie descritta non può essere utilizzato il nome L. pratensis (Bull.) Bigeard & H. Guill. in quanto omonimo posteriore di Lepiota platensis Speg. 1898, erroneamente poi riportata nell'indice sub Lepiota pratensis, e quindi considerano Lepiota pratensis (Bull.) Bigeard & H. Guill. come sinonimo.
Secondo Consiglio e Migliozzi le sinonimie proposte da Vellinga Lepiota oreadiformis Velen. = Lepiota laevigata (J.E. Lange) J.E. Lange = Lepiota pratensis (Bull.) Bigeard & H. Guill. non sono fondate e ritengono Lepiota rocabrunae una specie autonoma, in ragione dell'habitus, della colorazione pileica, della morfologia sporale, della struttura del rivestimento pileico e anche dell'ambiente di crescita.
Al momento Index Fungorum accetta la sinonimia di Vellinga, mentre Mykobank considera Lepiota rocabrunae una buona specie e appoggia le sinonimie proposte da Consiglio e Migliozzi.

Bibliografia
AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing.
BON, M., 1999. Les Lepiotes. Flore Mycologique d’Europe. Vol. 3. Lille: Ed. Association d'Ecologie et de Mycologie.
CANDUSSO, M., & LANZONI, G., 1990. Lepiota s.l. Fungi Europæi. Vol. 4. Libreria editrice Giovanna Biellla. Saronno.
CONSIGLIO, G. & MIGLIOZZI, V., 2002. Revista Catalana de Micologia, 24: 229-247.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi e Mario Iannotti  - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Umbria; Giugno 2019; Legit Manuel Atzeni; Foto di Tomaso Lezzi.

Lepiota rocabrunae 02-8.jpg

Lepiota rocabrunae 01.jpg
 
Cuticola a ife miste lunghe e corte , cilindriche a apice arrotondato, di lunghezza 170-270 × 7-11 µm, con subcouche di ife corte, cilindriche.
Osservazione in Rosso Congo; 100×.

Lepiota rocabrunae 12 Cuticola 100x RC um.jpg

Osservazione in Rosso Congo; 400×.

Lepiota rocabrunae 13-4  Cuticola 400x RC.jpg

Spore 7,9-13,0 × 3,3-5,9 µm; Qm = 2,3; con apicolo evidente, fusiformi, ellissoidali, con frequente depressione soprailare, caratteristiche della sez. LepiotaOsservazione in Rosso Congo; 400×.

Lepiota rocabrunae 19 Spore 400x RC copia um.jpg

Osservazione in Rosso Congo; 1000×.

Lepiota rocabrunae 23 Spore 1000x RC.jpg

Lepiota rocabrunae 24 Spore 1000x RC.jpg

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