Come in ogni essere vivente, anche nelle piante è fondamentale l'esigenza di dar vita a nuovi individui con caratteristiche simili a quelli da cui derivano, questa capacità può sintetizzarsi in:
|
Riproduzione vegetativa o riproduzione asessuale che si verifica per semplice divisione in due parti, oppure per semplice distacco di sue porzioni di corpo.
I nuovi individui, originatisi per riproduzione vegetativa, sono tutti geneticamente identici tra loro e al genitore che li ha prodotti. Questo meccanismo è molto veloce e garantisce la rapida diffusione e conservazione della specie per aumento numerico della popolazione, ma ha come limitazione l'assenza assoluta di variabilità genetica nella progenie.
Le piante superiori possono riprodursi vegetativamente mediante la formazione di diversi tipi di propaguli quali: bulbi, bulbilli (Lilium croceum, Poligonum viviparum, ....), stoloni (Fragaria, Valeriana, Rubus, ....), rizomi (Iris, Asparagus, Ruscus, Smilax, Cynodon, ....), tuberi (Solanum tuberosum, ....) e polloni.(Prunus, Olea, ....)
Alcune piante possono riprodursi spontaneamente soltanto per via vegetativa essendo sterili, altre soltanto per via sessuale mancando delle strutture necessarie alla riproduzione asessuale, altre infine possono adottare l'uno o l'altro sistema adottando la strategia più adatta alle condizioni interne ed esterne del momento. Questo tipo di riproduzione, che consente un notevole risparmio energetico della pianta, è favorito da un ambiente stabile e ricco di sostanze nutritizie, dove non è necessaria competizione tra la popolazione, ma anche da ambienti particolarmente difficili che ostacolano le complesse fasi della riproduzione sessuale.
|
|
Riproduzione apomittica
È la forma di riproduzione asessuale che comporta la formazione dell'embrione in assenza di meiosi e di fecondazione con lo sviluppo di semi, apparentementi uguali a quelli generati dai processi sessuali e geneticamente identici alla pianta madre. La riproduzione per apomissia ha luogo in 34 famiglie e 130 generi, specialmente tra le Asteraceae; di solito è facoltativa: si hanno agamospecie come nei generi Alchemilla, Amelanchier, Antennaria, Calamagrostis, Crataegus (biancospino), Hieracium, Poa, Potentilla, Rubus (rovi), Sorbus (sorbi) e Taraxacum. In alcune piante apomittiche obbligate la riproduzione sessuale è praticamente assente, mentre nelle specie apomittiche facoltative si ritrovano semi zigotici e clonali nella stessa pianta.
|
|
Riproduzione sessuale
È l'unione (gamia) di due cellule riproduttive specializzate (gameti), generalmente provenienti da individui diversi (1). per formare una nuova cellula detta zigote, in cui avviene sempre la plasmogamia (fusione dei citoplasmi) e, nella maggior parte dei casi, anche la cariogamia (fusione dei nuclei). Lo zigote quindi derivando dalla fusione dei nuclei delle cellule dei due genitori, possiede due esemplari per ciascun tipo di cromosomi (diploide). Si formano così individui geneticamente nuovi, differenti tra loro e da entrambi i genitori, potenzialmente in grado di adattarsi a condizioni ambientali modificate. Vi è un aumento della variabilità genetica in seno alla popolazione e quindi a livello di specie; e rappresenta, per tali motivi, il meccanismo base dell'evoluzione biologica.
(1) -Nota:
Nella riproduzione sessuale, l'individuo ermafrodita potenzialmente sarebbe capace di fungere da genitore di sesso maschile e genitore di sesso femminile, ma esistono spesso dei meccanismi e degli adattamenti tali che ne impediscono l'autofecondazione: si va da un semplice sfasamento temporale della maturazione dei gameti ai più svariati adattamenti ecologici , fino ad una completa impossibilità di autofecondarsi, detta "autoincompatibilità" (Williams et al. 1994).
|
|