Funghi e dintorni..... la prima rivista di funghi on line...
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I vostri racconti
 
Avete un'animo poetico? Vi piacerebbe raccontare a tutti una vostra giornata nel bosco? Ecco...questo è il posto giusto dove dare sfogo alle vostre doti da scrittore. Inviate il vostro racconto, o la vostra poesia, e lo vedrete pubblicato in questa sezione della rivista.
La Cronistoria Autunnale (parte seconda)

Il concepimento,fine settembre. Dopo innumerevoli uscite in cui, qualche strano sasso in lontananza sembrava ....., miraggi porcinari. Il bosco è riuscito a concepire questa misteriosa simbiosi nel giro di poche ore. La favola continua, sono nati.

 

Rosso Pinicola. Color granata come quello della Reggiana. Con quell'aria sodo-tozza disinvolta e dal peso specifico superiore, dotato di acuto mimetismo. Sicuramente il più bel porcino che puoi cogliere.


 

Chiaro Edulis. Il capostipite degli amati boleti. Gioie e dolori, trofeo di orde di incalliti e presuntuosi porcinari. Andar per boschi e montagne è quasi divenuto sport nazionale.

 



La nascita. Quando nascono i porcini? Questione di umidità di temperatura o di luna. Mah. Un vecchio detto montanaro Reggiano cita: i funghi sono come le put.... pardon
prostitute, non sai mai quando <vengono>.

 

La sposa del porcino. Sembrano fatti l'una per l'altro. Chi di noi vedendo una bella muscaria non ci ha fatto un giro intorno sperando di trovare una bella sorpresa.


 

 

Ho trovato un amico. Che soddisfazione, dopo aver scollinato per ore in periodi di magra, trovare l'amico. In un attimo scompare la stanchezza mentale e i polpacci si rinvigoriscono. Mi siedo vicino a lui, non mi ha mai risposto una volta.

 

Una fungaia. Più o meno il giro che faccio è sempre lo stesso. Vado a perlustrare dietro a quella costa dove anni fà ne trovai. Constato con piacere che in famiglia stanno tutti bene. Genitori e prole al seguito.

 

 

Il distacco. Strappare un porcino alla sua terra è come rubare una caramella a un bambino. La sinfonia che produce il distacco è una sorta di orgasmo mental-uditivo, paragonabile alla più bella canzone degli Zeppelin.

 

 

La retina. Si delinea una uscita ricca di soddisfazioni. La retina delle arance è quasi colma, ma la visuale con i suoi colori viranti scarlatto e poche foglie sui fusti, preannunciano che ben presto tutto ciò sarà solo un ricordo.

 

 

Il ritorno. Con calma nel pomeriggio prendo la via del ritorno, sono stanco morto con ginocchia cedevoli. Senza parlare del fatto che, se è stata una buona raccolta, in tutti i casi devi arrivare alla macchina. Dice: ho trovato 20kg di funghi..., ma come li hai trasportati, con un carretto!

 

Ombre lunghe. I primi di novembre. Il sole, stanco, vuol nascondersi e le ombre si allungano. Siamo arrivati alla fine della stagione e della storia. Saluto il bosco e la montagna tutta con indifferenza per non far intuire una disperazione interiore di mancamento. Un inverno è lungo da passare. Speriamo passi presto per tornare a cogliere il frutto di questa passione che ti fa girar per boschi e montagne senza fissa meta.



di Giuseppe B. (RE)

Inviate i vostri racconti e le vostre poesie...

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