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Gli
esperti rispondono
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Qui di seguito troverete tutta una serie di domande e dubbi,
presentate da tutti voi visitatori e soci AMINT, con relativa
risposta da parte di esperti nella materia presa in considerazione.
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Volevo chiedervi:
se le nostre pianure non fossero completamente disboscate e
coltivate e ci fossero boschi adatti potrebbero crescerci i
porcini o vengono solo nelle zone collinari e montuose?
Dipende forse dal clima, nel senso che in climi più freddi
vengono anche in pianura e da noi no?
Per esempio durante una vacanza da un amico in Svezia mi ha
portato a funghi in un bosco misto di abeti e betulle in pianura
appena fuori da Stoccolma!!! ed era pieno di porcini. Ora, è
vero che il clima là è molto diverso dal nostro
ma tutto sommato in giugno-luglio di giorno la temperatura arriva
tranquillamente ai 25°C.
Rovve
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Ciao Rovve,
I Porcini non hanno nessun problema a crescere in pianura,
sempre che l'uomo abbia risparmiato gli habitat boschivi associati
a questo micete.
A riprova delle mie affermazioni, trovi tantissime delle mie
foto di Porcini realizzate ad altezze che non superano i 50
mt., mi viene in mente, sempre a conferma, un boschetto di querce
che si trova intorno ad un laghetto prossimo alla mia città
un altro sito che spesso regala produzioni di Porcini.
Ti assicuro che potrei continuare con decine di altri riferimenti
a me noti e vedrai che anche gli altri amici che interverranno
nella discussione, non potranno che confermare le mie considerazioni.
Un caro saluto.
Pietro Curti
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ciao a tutti di questi ne trovo a quintali,
è un b.luridus??
Belotz
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Caro Belotz,
come giustamente ricordato da Cervini si tratta di un fungo
tossico da crudo, ma che personalmente reputo eccellente commestibile
ben cotto.
Voglio darti qualche altro elemento che può essere utile,
per ben cotto s'intende cucinato per almeno 15 minuti ad almeno
70°, questo vuol dire al forno, in sugo, trifolato a fiamma
bassa per almeno 15 minuti, mai alla griglia, in questo ultimo
caso le parti più interne del fungo rimangono semicrude.
Seconda considerazione, quasi tutti i boleti a pori rossi (spugna
rossa), sono tossici anche cotti, uniche tre eccezioni sono
appunto il B.luridus, il B. erythropus e il B.queletii, tutti
e tre commestibili da cotti.
Se è vero come ho prima detto, che quasi tutti i boleti
a spugna rossa sono tossici, ne consegue necessariamente, che
bisogna essere certi di riuscire a determinare correttamente
i tre commestibili da cotti indicati prima.
Questa certezza ti assicuro che si acquisisce con molta esperienza
e come hai visto nelle discussioni fatte in forum, anche con
molta esperienza, tante volte la presenza di soggetti con caratteristiche
non tipiche, può disorientare.
Allora come fare? Con il B. luridus è piuttosto semplice,
osservare la presenza tassativa di un reticolo a maglie larghe
su tutta la superficie del gambo e cosa ancor più evidente,
accertarsi che la carne a contatto con la spugna sia di un colore
rosa carnicino tipico.
La spugna dei luridus può essere staccata facilmente
dalla sua sede morfologica, per far questo inserisci la lama
del coltellino all'interno della stessa ed esercitando pressione
verso l'alto la sollevi, a questo punto liberi alla vista la
carne sottostante del cappello e se si tratta di B. luridus
è tassativamente di colore rosa carne.
Questa caratteristica non è presente in nessun altro
boleto a pori rossi ed è quindi univoca, propria solo
del luridus, semplicissima da osservare ed è per questo
che ti dicevo, rende questo fungo facilmente determinabile.
Un caro saluto
Pietro Curti
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Ho fatto il danno, 4 foto e nessuna che mi è riuscita
bene, magari però è semplice e capite che boletus
è...
PS: Se uno vuol imparare a riconoscere i funghi ma non ne sa
nulla, come devo iniziare?
Ciao, grazie.
Adri
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Caro Adri,
in questo caso posso darti una mano anche se la foto non è
bellissima, perchè le caratteristiche principali sono abbastanza
chiare.
E' un Tylopilus felleus, un boleto che si riconosce bene per
due elementi visivi e cioè gambo fortemente decorato
e pori (spugna sotto il cappello) con caratteristica colorazione
rosata.
Se avessi effettuato un piccolo assaggio avresti individuato
anche la terza caratteristica tipica, molto legata al nome e
cioè si tratta di un fungo amarissimo.
Pensa che da giovane ha la spugna completamente bianca e spesso
viene confuso dai principianti con il porcino, ne basta uno
solo, anche piccolo, finito per errore in mezzo a kg. di porcini
e tocca buttare tutto.
Per non commettere errori è sufficiente notare la forte
decorazione presente in tutto il gambo e a quel punto assaggiarne
un pezzetto, altra osservazione è quella che cresce su
legno, ceppaie di castagno in particolare o su letti di aghi
di pino, ecologia ben diversa da quella dei porcini.
Per imparare a conoscere i funghi, devi avere solo molta pazienza,
seguire tutte le istruzioni che ti offriamo e lentamente memorizzare.
Utilissimo è il confronto diretto con persone esperte,
per cui Associazioni Micologiche o se ci sono nelle tue zone
Ispettorati Micologici.
Attenzione ai falsi esperti, amico del piano di sopra per intenderci,
i funghi sono una materia seria e difficile, i praticanti possono
fare grossi danni.
Un caro saluto.
Pietro Curti
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Nei precedenti numeri:
Luna e funghi, dubbi
funghi del Monte Morello, Emilio chiede la determinazione di alcuni
lignicoli
Non aver paura!! Spedisci anche tu
la tua domanda!
rivistafunghi@libero.it
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