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Micologia e comunicazione in Internet

PREMESSA

Cari amici stiamo percorrendo insieme un nuovo percorso d’informazione, formazione, comunicazione e discussione sui grandi temi che ci appassionano e cioè sui funghi e sulla Micologia, senza nulla escludere dell’intero pianeta naturalistico di riferimento.

La nostra comune passione viene naturalmente stimolata dall’uso delle nuove tecnologie, il web, con la sua ricchezza di dati in ogni formato, ci trascina verso frontiere nuove e del tutto straordinarie.

La molteplicità delle fonti e i numeri iperbolici dei contatti, ci costringono a comportamenti di difficile gestione. Trovare l’equilibrio corretto, tra l’approfondimento dei temi e una piena consultazione delle fonti oggi esistenti, non è facile. Si rischia di segnare il passo e perdere l’opportunità dell’aggiornamento continuo o diversamente di essere superficiali, svolazzando freneticamente. La verità sta nella consapevolezza della complessità del fenomeno internet e nell’abituarsi rapidamente alla gestione dello stesso, senza angosce o peggio preclusioni.

Quando sentite parlare di analfabeti del terzo millennio e proprio questo che si vuole intendere, dobbiamo tutti rapidamente entrare nella rete e gestire al meglio la stessa, questo perché in tempi rapidissimi la gran parte delle attività girerà nel web, chi resterà fuori rischierà l’esclusione e l’alienazione da qualsiasi processo comunicativo e culturale.

PRESENTE

Ma…… vi siete mai chiesti cosa sta accadendo nel nostro mondo micologico? I funghi e la micologia sono riusciti ad entrare nella rete in modo adeguato? Quale è lo stato dell’arte? Domande che spesso mi pongo e sulle quali voglio tentare una prima risposta.

Direi, in prima battuta, che l’esperienza italiana denota un grave ritardo, ma questo rientra nei parametri generali, come sempre noi italiani arriviamo per ultimi, rapidamente recuperiamo e quasi sempre riusciamo in breve tempo ad eccellere. Rimane il fatto, che i siti italiani oggi esistenti sui funghi, sono veramente pochi e tra questi pochissimi quelli degni di nota.

Non basta, la comunicazione tra le poche esperienze positive realizzate e del tutto marginale e formale, va precisato che in controtendenza il nostro sito lavora incessantemente, utile ricordare il rapporto di collaborazione storico con www.micologi.it, con il quale strategicamente abbiamo deciso di condividere la chat, i buoni e continui rapporti con molti siti di settore, indicati nella nostra lista dei link.

In altri casi il dialogo è assente, spesso conflittuale e vissuto su un piano di pura contrapposizione. Invece di concorrere insieme alla crescita di un progetto che vada nella direzione dell’affermarsi della micologia in rete, devo tristemente prendere atto, che una sorta di mal del protagonismo, ammorba l’aria.

In realtà, come mi ricordava recentemente un amico, c’è chi monta improbabili e sgangherate cattedre, improvvisate sulle proprie miserie e così facendo sfugge alle logiche più elementari che regolano il Web. Internet è lo strumento più democratico mai esistito, chiunque può esprimere le sue opinioni e confrontarle con l’intero pianeta, senza barriere, senza preclusioni, senza asservirsi a questo o quell’altro potente di turno.


PROSPETTIVE

La vera rivoluzione nella cultura del terzo millennio è questa, mai la libertà di pensiero ed espressione si sono elevate a tale livello, per cui o si entra pienamente in questa dimensione o diversamente ci si rifugia in piccole nicchie, chiuse ed autoreferenziali, che non interessano a nessuno e che presto verranno spazzate via dall’incedere perentorio della rete, una sorta di organismo vivente che si muove come una enorme ameba, si autoalimenta, travolge e ingloba tutto ciò che sfugge, alle nuove regole di comunicazione.

In un epoca, che prevede la condivisione degli eventi, i nuovi siti di micologia devono riuscire ad offrire uno spazio libero e adeguato a tutte le diverse e molteplici esigenze, devono fare della cultura della tolleranza un vessillo irrinunciabile, devono usare un linguaggio semplice e comprensibile, fruibile ed accessibile a tutti.

Devono eliminare le asprezze e le esasperazioni dialettiche, la comunicazione in rete è priva del linguaggio non verbale, questo ci impedisce di leggere il volto e le mani del nostro interlocutore, frasi usate abitualmente nella comunicazione tradizionale, mancando dell’espressività gestuale, possono creare atroci fraintendimenti o equivoci insanabili.

Nasce l’arte di stare al meglio nella rete, non è certo facile dicevo, ma almeno provarci è un buon risultato, se poi riusciremo a vincere pienamente questa sfida, tutto ciò sarà prezioso per una crescita esponenziale delle nostre conoscenze. Non dimentichiamoci del fatto che mettere insieme milioni di esperienze comuni, rappresenta un’opportunità che ci proietterà in poco tempo, in una nuova dimensione, fino a ieri, del tutto inconcepibile.

Pietro Curti

 

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Mico-curiosità

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