Ebbene si, la tecnologia ha raggiunto anche i luoghi
consideranti intatti dalle cosiddette diavolerie.
Sembra impensabile che solo 5 anni il cellulare
era cosa da vip, mentre ora tutti possiamo inviare
delle istantanee trovandoci nel mezzo di una camminata
o sdraiati sul bagnasciuga.
Lo stesso vale per qualsiasi cosa che sia legata
al mondo dell'elettronica, se poi ci aggiungiamo
qualche satellite amico il gioco e fatto.
Oramai anche un eremita non è più
tale perché può essere disturbato
in qualsiasi momento se in possesso di un cellulare
satellitare.
Questa corsa al moderno, tipo klondike, ha coinvolto
alcune persone di mia conoscenza che si sono attrezzati
di GPS .
|
Il GPS , globe position system o navigatore
satellitare, serve per avere in tempo reale le coordinate
di latitudine e longitudine, purchè ci sia
la copertura satellitare.
Diciamo che è il sestante moderno tanto per
usare un termine caro ai marinai, ultimamente è
diventato un accessorio di facile utilizzo anche
per neofiti o poco avvezzi alle cosiddette diavolerie
elettroniche.
L'ultimo utilizzo in ordine di tempo del GPS è
quello della ricerca dei funghi, il discorso in
se può sembrare strano, ma invece è
una mossa azzeccata.
Questo mio gruppo di amici, in tutto 5 persone,
da un paio di anni stanno memorizzando i punti più
produttivi dei boschi da noi frequentati, poi in
seconda battuta i dati vengono scaricati su di un
programma per PC.
L'utilizzo del GPS è molto utile per quelle
zone difficili da girare e poco frequentate, dove
è possibile dimenticare i punti migliori
del bosco, cosi in una eventuale visita è
possibile, in breve tempo, arrivare in "bolata"
in modo rapido è concreto.
Questo tipo di politica ha un rendimento nel medio-lungo
periodo in quanto i funghi sono ciclici e legati
al meteo, quindi la massima resa si avrà
col passare degli anni, però posso confermare
che già in due anni i risultati dati dal
GPS sono soddisfacenti.
Avere un GPS e girare sempre negli stessi posti,
non è consigliabile, ma per chi va spesso
in trasferta anche in zone per noi sconosciute è
molto importante, anche perché in certe zone
ci si va solo in cicli annuali, quindi è
facile dimenticarsi i punti di riferimento.
Non a caso oltre che per i funghi il navigatore
è importantissimo per evitare di perdersi
e tornare all'auto per la strada più breve.
Basta fare un way point da dove si parcheggia e
ci si può allontanare senza il patos di perdere
la strada del ritorno, soprattutto in zone come
la maremma dove tutti i rilievi sembrano uguali
o ancora peggio nelle foreste pianeggianti del centro
europa.
In questo modo si gira con maggiore tranquillità
e con un grosso risparmio di tempo.
Essendo l'apparecchio un piccolo PC è possibile
memorizzare una serie di dati senza arrivare ad
avere la memoria piena, nel giro di un giorno.
Poi scaricando il tutto nel PC di casa si può
iniziare a fare una mappa dei siti di raccolta grazie
all'utilizzo di un programma che permette di gestire
carte geografiche con le coordinate di lat. e long.,
come già stanno facendo i miei cari compagni
di viaggio.
Questo è solo un assaggio delle potenzialità
di un navigatore, basta chiedere a chi lo usa per
lavoro o a chi naviga per avere conferma di quanto
vi ho accennato.
Anche i prezzi si sono sgonfiati, come del resto
tutte le ex novità, ora con meno di 500 euro
è possibile acquistare un buon GPS.
Ora anche i porcini sono stati travolti dalla tecnologia,
dopo essere stati bersagliati dalle fotocamere dgt,
adesso sono nel mirino del navigatore satellitare.
Concludendo d'ora in avanti parleremo di funghi
hi-tec.
Alessandro Pancaldi
(Lepiota)
|